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Economia
Caro energia: oltre1850 euro in più all’anno a famiglia
Published by
Mauro Simoncelli
2 anni ago
Un’indagine rivela che il caro-energia e l’inflazione rischiano di avere una ricaduta pesante sui bilanci annuali familiari
Il rincaro delle bollette si fa già sentire sulle spese per i consumi degli italiani e le proiezioni nell’immediato futuro sono ancora più preoccupanti. Infatti una recente indagine di Confcommercio ha stimato in un aumento di quasi 2000 euro la spesa media annua di ogni famiglia italiana.
L’inflazione è tornata ai livelli del 1995 –
Il desiderio di tornare alla normalità, dopo questi due anni di pandemia, sta sostenendo, in questa prima parte dell’anno, i consumi delle famiglie con alcuni comparti in forte recupero, come il turismo e il tempo libero, ma ci sono settori che ancora stentano, come l’automotive e l’abbigliamento.
Il rincaro delle bollette, un fardello molto pesante
Secondo i dati dell’Ufficio Studi di Confcommercio, su un totale consumi all’anno di oltre 19mila euro pro capite per le spese obbligate, che rappresentano quasi la metà delle voci in uscita, se ne vanno circa 8.154 euro. La quota principale è rappresentata dalla voce abitazione, circa 4.713 euro, ma il contributo maggiore all’incremento viene dalle bollette energetiche: energia, gas e carburanti, incidono per circa 1.854 euro a famiglia, che, nella media del 2022, raggiunge un’incidenza sul totale consumi del 9,7%, valore mai registrato prima.
Inflazione e caro energia ai massimi storici
Una situazione che rischia di peggiorare soprattutto dopo l’estate, a causa dell’impatto sul potere di acquisto delle famiglie dell’inflazione, arrivata proprio in questi giorni oltre l’8%, degli aumenti dell’energia e delle spese obbligate. Queste ultime infatti raggiungono nel 2022 il valore più alto di sempre dal lontano 1995, con un incremento dell’incidenza sulle spese delle famiglie del 6,3%. Questi forti rincari sul fronte energia avranno l’effetto di comprimere la spesa su molte aree chiamiamole non necessarie, con il rischio di deteriorare il clima di fiducia attuale e in prospettiva. Portando quindi problematiche su altri comparti dell’economia e producendo quel processo di avvitamento che già tanti danni ha provocato durante le varie fasi del lockdown.