Lo scooter in estate è una buona soluzione con il caldo, anche se il casco fa percepire ulteriormente le alte temperature: ecco qualche rimedio utile senza ovviamente rinunciare alla sicurezza
Per gli amanti delle moto il periodo che va dalla primavera all’inizio dell’autunno è sicuramente il più atteso: le giornate sono lunghe e le temperature sono consone alle uscite con le due ruote. Anche lo scooter, soprattutto in città, è un buon alleato: oltre a facilitare gli spostamenti nel traffico, permette anche di rinfrescarsi strada facendo.
Oltre ai pro però vi è anche un grande ‘sofferenza‘ a cui far fronte: al caldo che si percepisce con il casco, oggetto ovviamente indispensabile prima di salire sul motociclo. In primis occorre che garantisca una buona aerazione attraverso delle prese d’aria, considerando che il caldo eccessivo può annebbiare la vista ed è chiaramente altamente sconsigliato alla guida.
Soffrire meno il caldo, senza chiaramente rinunciare alla protezione, si può: si può iniziare indossando capi traforati (giacche o pantaloni) e abbinarli a altri vestiti in tessuti naturali come cotone, seta e lino. L’accessorio però che maggiormente crea problemi con le alte temperature è quello a a cui non si può rinunciare: il casco.
A proposito di questo è possibile utilizzare un sottocasco in cotone o seta; quelli elasticizzati garantirebbero un maggiore assorbimento di sudore e comunque proteggono il casco stesso dalla eccessiva sudorazione. Un ulteriore consiglio è quello di dotarsi di fasce refrigeranti, realizzate in un tessuto tecnico che dà un senso di sollievo dal caldo. Basta spruzzare d’acqua la fascia con un vaporizzatore, dopodiché va inserita nel casco e si può godere della sua azione rinfrescante. Per chi è disposto ad investire qualche soldo più, è possibile trovare in commercio un dispositivo che si applica fuori dal casco e permette di avere aria condizionata per almeno due ore. Ci ha pensato BlueArmor, azienda con base in India che sta lanciando sul mercato il BluSnap, dispositivo di raffreddamento “per evaporazione”, che si attacca al casco in maniera semplice e funziona a batterie (ricaricabili, con 10 ore di autonomia).