La paura delle vespe e delle api è molto frequente e soprattutto in questi mesi è difficile gestirla: ecco cosa fare in estate
Oltre alle fastidiose zanzare che si muovono in maniera subdola anche dentro casa, nonostante i rimedi che adoperiamo al fine di farle stare lontane da noi, nei mesi estivi c’è un’altra fobia che torna attuale: quella di vespe ed api. Le differenze principali tra questi due insetti sono il colore, le prime sono gialle e nere mentre le seconde marroni, ed inoltre dopo aver usato il pungiglione le vespe continuano a vivere mentre le api muoiono.
Le api si nutrono di nettare e possiamo trovarle principalmente in prossimità di fiori e cibi dolci mentre le vespe sono carnivore. A differenza delle api, quest’ultime non lasciano il pungiglione nella vittima ma possono infliggere più punture nell’arco di poco tempo e risultano essere molto più aggressive.
Oltre ai prodotti in commercio che servono per allontanare gli insetti, esistono numerosi metodi naturali per tenerli a debita distanza. Ad ogni modo non sempre risultano efficienti, pertanto è bene prestare massima attenzione alle seguenti indicazioni.
Le vespe e le api attaccano solo se si sentono minacciate o se si mette in pericolo il loro alveare. Entrambe le tipologie di insetto iniettano un veleno che può provocare reazioni allergiche, più o meno gravi in base alla persona: quindi è consigliato prestare massima attenzione e nel caso in cui la vittima della puntura si accorge di sintomi anomali è necessario tenere la situazione sotto controllo e non trascurare l’accaduto. E’ indispensabile quindi tenere a mente che dopo una puntura, nel peggiore dei casi, può svilupparsi uno shock anafilattico, che consiste nella riduzione della pressione arteriosa accentuata e persistente, che può portare a intorpidimento o alla perdita di coscienza, alle vertigini e all’arresto cardiocircolatorio. Non sottovalutare mai la situazione e cercare sempre di agire nel minor tempo possibile.