Meloni cantalupo, invernali e angurie. Diverse le varietà di questo frutto, tra i più consumati in estate, e spesso piatto principale delle nostre tavole nelle caldissime giornate estive; ma sono tante le curiosità che spesso non si conoscono
Diversi studi hanno confermato che il melone è un frutto molto gradito fin dall’antichità. Gli antichi egizi amavano mangiare angurie dalla polpa rossa: in almeno tre tombe sono state rinvenute diverse raffigurazioni della varietà di cocomero gradito a quel popolo e gli studiosi hanno analizzato i resti di alcune antiche foglie trovate su una mummia. Il risultato dell’analisi, effettuato nel 2020, ha calcolato l’età delle foglie: 3560 anni.
Non è un caso che i cocomeri siano anche chiamati ‘meloni d’acqua’. Un’anguria contiene, infatti, il 92% d’acqua. Il restante 8% è composto da carboidrati (zuccheri semplici e fibre alimentari). Sono molteplici i benefici che gli studiosi attribuiscono all’anguria; il consumo di cocomero ha effetto drenante, contrasta cellulite e pelle a buccia d’arancia, aiuta ad eliminare la sensazione di pesantezza e gonfiore alle gambe e riduce la stanchezza. Grazie al basso contenuto calorico, l’anguria può essere la base per una merenda ipocalorica e contribuisce al senso di sazietà.
È altrettanto sorprendente scoprire la Nazione al mondo dove è più alto il consumo pro-capite di melone. In pochissimi sanno che a guidare la classifica è il Kazakistan con 50 kg a persona. Segue la Turchia, che consuma 22 kg per abitante. Si attesta, invece, a 4,25 kg il consumo medio mondiale.
Il melone più caro al mondo è lo Yubari King, un ibrido nato in Giappone, ottenuto da due varietà (lo Earls Favourite e lo Spicy Cantaloupe) e famoso per la sua dolcezza e polpa succosa. Un frutto non solo buono ma anche esteticamente bello: perfettamente tondo, scorza liscia e con venature dai disegni eleganti. Il prezzo dell’Yubari King, che viene venduto in coppia e all’asta, si aggira tra i 2 milioni e i 5 milioni di Yen: dai 20 mila ai 42 mila euro. Il melone più grande mai coltivato al mondo ha superato i 30 kg; il frutto è stato misurato il 5 agosto 2019 ad Hawesville, nello stato americano del Kentucky. Nel 2019 sono state prodotte in tutto il mondo oltre 100 tonnellate di angurie. In questo calcolo rientrano le oltre 60 coltivale nella sola Cina, leader mondiale.