Arrivano importanti novità sull’estradizione di Rocco Morabito, il boss della ‘Ndrangheta arrestato lo scorso anno in Brasile.
La latitanza di Rocco Morabito è finita ormai da un anno, ma ora arrivano delle novità importanti per quanto riguarda la sua estradizione in Italia. Il boss della ‘Ndrangheta, infatti, nella mattinata del 6 luglio è atterrato all’aeroporto di Roma-Ciampino e nelle prossime ore sarà portato in carcere dove sconterà una pena definitiva a 30 anni di reclusione.
L’arresto di Morabito è avvenuto il 25 maggio 2021 in esecuzione di un’ordinanza emessa dalla Procura generale di Reggio Calabria. Dopo essere stato individuato insieme ad un altro latitante della ‘Ndrangheta, la polizia brasiliana ha fatto scattare il blitz per fermare uno dei boss più pericolosi.
A distanza di oltre un anno da questo blitz, il ritorno in Italia di Morabito per scontare una pena definitiva a 30 anni di reclusione.
Cresciuto nella Locride, Rocco Morabito è il figlio di Giuseppe, boss di uno dei clan più potenti della provincia di Reggio Calabria. Il primo arresto per lui è avvenuto nel 1988 per minaccia nei confronti di un docente universitario. L’anno dopo ad Africo venne assassinato suo fratello Leo e da quel momento l’attività di Morabito nel clan di famiglia si è fatta molto più intensa.
Nel 1991 la decisione di trasferirsi a Milano dove viveva lo zio Domenico Mollica, anche lui un affiliato alla ‘Ndrangheta. Tre anni dopo l’arresto e la condanna a 30 anni di carcere con l’accusa di associazione di tipo mafioso e traffico di droga.
A distanza di pochi mesi dalla condanna, la decisione di fuggire in Brasile. Una latitanza che lo ha portato ad essere inserito nella lista dei latitanti più pericolosi in Italia. La fuga è durata fino al 25 maggio 2021 (era stato arrestato nel 2017 ma riuscì a fuggire due anni dopo pochi giorni prima dell’estrazione) quando la polizia brasiliana lo ha individuato ed arrestato. Ora il ritorno in Italia per scontare la pena di 30 anni di reclusione.