Boris Johnson incassa le dimissioni di un altro ministro: il suo governo rischia seriamente in una fase caldissima per la Gran Bretagna.
Il governo guidato da Boris Johnson sembra ormai essere agli sgoccioli. Gli scandali che uno dietro l’altro sono stati svelati dai tabloid, con ondate di indignazioni da parte del popolo in Gran Bretagna, si stanno traducendo in una serie di scossoni nel governo che hanno dato via ad un vero e proprio terremoto.
Dopo le prime dimissioni, l’ennesimo scoop svelto dai tabloid su un membro del governo ubriaco e molesto nel pub, arriva nelle mani di Johnson l’ennesima grana da gestire. Questa mattina è stato infatti il turno del responsabile del dicastero per l‘Irlanda del Nord.
Le motivazioni fornite da Brandon Lewis nel dire addio al governo sono molto pesanti e di certo creeranno un’altra ondata di polemiche che sembra sempre più vicina a trasformarsi non solo nel game over dell’esperienza governativa, ma anche in una vera rivoluzione in un partito ormai sotto processo.
Brandon Lewis é stato chiaro, e nelle sue parole c’è tutto il disappunto per una esperienza governativa che sembra ormai arrivata al capolinea. Secondo il responsabile del dicastero per l’Irlanda del Nord, l’esecutivo è ormai “al punto di non ritorno”. Poi ancora un messaggio che arriva forte alla popolazione, stanca dei continui scandali.
“Non posso sacrificare la mia integrità personale per difendere le cose come stanno adesso”, ha dichiarato Lewis, aggiungendo che “Il paese merita di meglio”. Si moltiplicano quindi le lettere di dimissioni, e con esse gli appelli per Boris Johnson, giunto probabilmente alla fine di una esperienza governativa per molti versi particolare e spesso criticata.