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Abbattere i consumi legati al riscaldamento: nasce un nuovo polo in Europa

Published by
Paolo Colantoni

A crearlo è il gruppo Daikin, che prova un modo rivoluzionario di diminuire i costi legati al riscaldamento: “Così sarà possibile”

Un nuovo stabilimento in grado di diventare un importante polo produttivo per la Polonia e per il resto d’Europa, per aiutare i Paesi ad abbattere i consumi legati al calore. La Daikin, attraverso Geert Vos, presidente e amministratore delegato del gruppo, ha annunciato grandi novità.

La creazione di un nuovo stabilimento a Łódź, in Polonia, è un importante passo in avanti verso l’abbattimento dei costi. L’impianto diventerà il primo polo produttivo del Paesee sarà destinato alle unità a pompa di calore residenziali ed entrerà in funzione a luglio 2024, andando ad aggiungersi agli altri già attivi in Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Turchia e Italia. “Le pompe di calore saranno sempre più fondamentali in Europa come in Italia, perché anche nel nostro Paese il riscaldamento residenziale sta andando rapidamente verso l’elettrificazione, e dobbiamo essere pronti”, ha detto Geert Vos.

L’annuncio del nuovo impianto in Polonia segue la decisione di Daikin Europe di stanziare 840 milioni di euro per il piano di gestione strategica Fusion 25, presentato l’anno scorso, e un’ulteriore somma per gli stabilimenti già esistenti, con un investimento complessivo di 1,2 miliardi euro entro il 2025. “Le pompe di calore ad oggi rappresentano la soluzione migliore, sono infatti sempre più in grado di raggiungere alti livelli di efficienza, anche a temperature esterne molto basse e sono adatte a qualsiasi tipo di casa o appartamento. Il rendimento, che si traduce in una riduzione dei consumi, di un sistema ibrido rispetto ad una caldaia a condensazione è fino al 50% superiore”, ha detto Vos. “L’elettrificazione è importante principalmente per due motivi: in primo luogo per quanto riguarda la sostenibilità ambientale e in secondo luogo ci permetterà nel tempo di sviluppare una supply chain europea”.

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Paolo Colantoni