Per entrambi erano stati chiesti un anno e otto mesi di reclusione (con la sospensiva) per l’accusa di truffa a danno della Fifa. Il Tribunale penale federale di Bellinzona si è appena espresso sui due imputati
Sono stati assolti l’ex presidente della Uefa, il francese Michel Platini, e l’ex presidente della Fifa, lo svizzero Sepp Blatter. A entrambi era stata rivolta l’accusa di truffa a danno del massimo organismo calcistico mondiale. Oggi il Tribunale penale federale di Bellinzona non ha accolto le richieste della pubblica accusa, che lo scorso 15 giugno aveva chiesto per entrambi gli imputati un anno e otto mesi di reclusione (con la sospensione della pena).
Sia Platini che Blatter si sono sempre dichiarati innocenti nel corso dell’intera vicenda. Il francese, ex calciatore della Juventus, era stato accusato nello specifico di aver “percepito illegalmente, a spese della FIFA, il pagamento di 2 milioni di franchi svizzeri” (circa 1,8 milioni di euro) da parte di Blatter, ex numero uno della Federcalcio internazionale.
Sebbene i due siano stati assolti, difesa e accusa concordano su un punto: il tre volte Pallone d’Oro ha ben consigliato Blatter tra il 1998 e il 2002, durante il primo mandato di quest’ultimo alla guida della Fifa, quando i due avevano concordato un contratto nel 1999 che attribuiva a Platini un compenso annuo di 300.000 Franchi svizzeri, interamente pagati dalla Fifa. Nel gennaio 2011 però l’ex presidente della Uefa (in carica dal 2007 al 2015) “ha rivendicato un compenso di 2 milioni di franchi svizzeri“, che secondo l’accusa era del tutto ingiustificato. I due imputati si sono difesi nel corso del processo sostenendo di aver deciso fin dall’inizio uno stipendio annuo di un milione di franchi svizzeri attraverso un “gentlemen’s agreement” orale e senza testimoni, senza dunque che le finanze della Fifa avessero dato il consenso per il pagamento immediato a Platini.