Da Liliana Segre ‘di colore’ a Mussolini comunista: tutti gli errori della Maturità

Anche questa Maturità ha visto gli strafalcioni degli studenti. E il sito ‘Skuola.net’ ha fatto una breve raccolta di tutti gli errori fatti.

La Maturità è ritornata alla normalità e con gli esami anche gli errori. A distanza di due anni il sito Skuola.net ha pubblicato, grazie all’aiuto degli stessi studenti, una serie di strafalcioni che sono stati fatti durante le prove orali.

Maturità errori
Quanti strafalcioni alla maturità: ecco gli errori più importanti © Ansa

Come riferito dall’Adnkronos, quest’anno gli abbagli letterari sono stati diversi e alcuni sono anche clamorosi. C’è chi per esempio ha deciso di far diventare la siepe di Leopardi un cespuglio o ancora D’Annunzio un estetista.

Ma non è mancato chi ha affermato che il Mastro Don Gesualdo di Verga fosse un nobile. Il poeta siciliano, inoltre, si è visto togliere la novella La Lupa attribuita al collega Giovanni Pascoli. Un altro studente, invece, ha detto come La Capra era di Saba e non di Italo Svevo.

Liliana Segre “di colore” e su Mattarella…

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Gli strafalcioni di questa maturità all’esame orale © Ansa

Durante le prove orale uno studente ha detto che Liliana Segre è stata vittima della segregazione razziale perché “di colore”. Ma è stato anche sottolineato come Benito Mussolini era stato uno dei vertici del Partito Comunista. E sempre su di lui uno studente ha riferito che sarebbe morto per decapitazione e non per fucilazione.

Un altro ancora ha individuato in Emanuele I la scintilla della Prima Guerra Mondiale e non naturalmente nell’arciduca Francesco Ferdinando I. Finita qui? Certo che no. Ci sono stati anche tanti altri strafalcioni.

Tra le cadute di questi esami di maturità la certezza che David Sassoli sia ancora una vita. Una ragazza, invece, ha detto alla commissione di non sapere chi fosse Sergio Mattarella. Un candidato ha confuso il Governo con il Parlamento mentre un altro ha deciso di associare la legge marziale al poeta romano Marco Valerio Marziale.

Ma bisogna dire che non sono mancati gli strafalcioni da parte degli stessi docenti. Uno dei professori ha corretto la studentessa su dove si trova Bruxelles. La candidata aveva risposto correttamente con il Belgio, ma l’insegnante ha deciso di spostarla in Lussemburgo.

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