Non c’è pace per il povero Ringhio che dopo le accuse di omofobia e razzismo adesso si trova al centro di una nuova polemica
Non c’è niente da fare per Gennaro Gattuso. Più si impegna a non creare altre polemiche e a concentrarsi sul lavoro sul campo, più la piazza di Valencia lo tira dentro a tormentoni a volte anche senza senso. Davvero senza pace l’ex allenatore di Napoli e Milan. Da poche settimane è stato nominato allenatore del Valencia e da due giorni ha iniziato la preparazione estiva per la nuova stagione, ma è già al centro di nuove polemiche.
L’ultima, in ordine di tempo, riguarda una sessione di allenamento in cui ‘Ringhio’ avrebbe fumato davanti ai propri calciatori, cosa che tra l’altro faceva già a Napoli e modo di fare, ad esempio, che ha anche Maurizio Sarri nella Lazio. Non una sigaretta vera e propria, ma una e-cig. Mentre i giocatori del Valencia facevano stretching, Gattuso avrebbe tentato di coprire con la mano la sigaretta elettronica che stava fumando, ma non è bastato: gli occhi e le telecamere dei cronisti lo hanno immortalato. Ed è scattata di nuovo polemica.
Da qui il polverone via social e sui media locali, sul fatto che il tecnico del Valencia, fumando, sarebbe un cattivo esempio per i giovani tifosi e per i calciatori stessi. Il video, pubblicato anche da ‘As’, è diventato presto virale e Ringhio è finito di nuovo nel mirino degli internauti.
Nel 2013 Gattuso si disse contrario alle donne nel mondo del calcio, nel giorno dell’insediamento di Barbara Berlusconi nei quadri dirigenziali del Milan. E poi nel 2008 le frasi sul matrimonio che “dovrebbe essere tra un uomo e una donna”. Zorio ha ricordato anche le dichiarazioni dopo i fischi razzisti che portarono Boateng a lasciare il campo in un’amichevole con il Pro Patria del 2013: “Per me non è razzismo e alla fine è venuto fuori che erano 4 ragazzi che si divertivano a fare i ‘buu'” disse Gattuso. Insomma frasi troppo pesanti, secondo Zorio, per consentire a Gattuso di sedersi sulla panchina del Valencia.