Rumori strani a Wimbledon: scalpore per una coppia beccata nella Quiet Room

Nelle stanza della riflessione e della preghiera ha fatto scalpore una coppia che ha sfruttato i momenti di pausa del torneo britannico, arrivato quasi alla conclusione. 

Non si gioca solo a tennis, evidentemente si fa anche qualcos’altro. A Wimbledon, mentre si avvicina il weekend decisivo, fa scalpore un’altra notizia, riportata da alcuni spettatori che hanno segnalato un’anomalia (se così si può definire) nelle Quiet Room.

Wimbledon
Le Quiet Room pensate a Wimbledon dagli organizzatori danno la possibilità di ritirarsi per vivere un momento di meditazione, preghiera o riflessione privata (Instagram)

Parliamo degli spazi in cui gli “ospiti hanno la possibilità di ritirarsi per vivere un momento di meditazione, di preghiera oppure di riflessione privata, anche semplicemente per provare a sfuggire alla folla“. Le stanze, al contrario, sembrano essersi trasformate in luoghi alternativi per praticare sesso. Tutto parte dalle testimonianze di diverse persone, rilasciate al Sun e diventate subito virali per colpa (o merito) dei social: qualcuno che sperava di utilizzare la Quiet Room per una parentesi di riflessione si è invece ritrovato a fare i conti con una coppia che si stava baciando (e non solo) nella porta accanto.

Aggiunto del personale per controllare le entrare nelle Quiet Room

Wimbledon
Il comportamento a Wimbledon di una coppia ha fatto scalpore. La testimonianza di uno spettatore è stata raccolta dal Sun: i rumori hanno insospettito i presenti (Instagram)

Ecco perché l’organizzazione del torneo ha deciso di aggiungere un membro del personale a presidiare gli ingressi alle stanze. Un incarico nuovo di zecca. In alcune sessioni della giornata però non c’è nessuno che gestisce il via-vai pronosticatile. Questa, già di partenza, era un’edizione insolita dello Slam britannico, senza tennisti russi e bielorussi. Un aspetto a cui aggiungere la mancanza di punti da assegnare per le vittorie conquistate durante il torneo. Così alternativa, forse, non se l’aspettavano nemmeno gli organizzatori stessi.

 

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