Il problema siccità è tornato ad essere protagonista, tanto che la Protezione civile pensa addirittura al razionamento
L’acqua è infatti un bene molto prezioso, fondamentale per la vita degli esseri umani, degli animali e vegetali. E non si può dimenticare infatti che il nostro corpo è composto da circa il 70% di acqua, ma è altresì importantissima anche per le tante coltivazioni italiane.
Purtroppo la siccità è tornata in Italia a far paura. Stiamo vivendo una delle più gravi carenze di approvvigionamento idrico degli ultimi anni, conseguenza di un inverno privo di nevi e di assoluta mancanza di piogge in primavera ed estate. Sono 3 mesi oramai che non piove come dovrebbe, le temperature sono africane e tutti i nostri bacini idrici, fiumi e laghi soprattutto, sono sotto il livello di guardia.
Bacini idrici ridotti allo stremo
Il caldo estremo di questi giorni, unito alla mancanza di pioggia degli ultimi mesi, ha provocato una delle più gravi emergenze legate alla siccità nella storia dell’Italia: il Po ha raggiunto il livello più basso degli ultimi settant’anni e l’acqua salata del mare sta risalendo lungo il delta del fiume, minacciando così i raccolti e mettendo a rischio la produzione di materie prime. Il Tevere a Roma è sceso paurosamente sotto il livello di guardia, facendo addirittura riemergere resti di un ponte di epoca romana dimenticato perché sommerso da secoli. La siccità sta interessando la maggior parte dell’Europa, ma secondo l’Osservatorio globale sulla siccità, il servizio della Commissione europea per la scienza e la conoscenza, è proprio la nostra pianura Padana la zona dell’Unione finora maggiormente colpita.
Razionamento idrico
E proprio per la grave mancanza d’acqua che gli organi competenti in Italia stanno seriamente valutando un possibile razionamento di qualche giorno, e se davvero si dovesse arrivare ai razionamento diurno, vuol dire che la situazione è ancor più grave rispetto agli anni passati. Per questo è importante adottare comportamenti virtuosi e iniziare a risparmiare sui consumi dell’acqua a partire dalle piccole faccende quotidiane casalinghe. Innanzitutto possiamo cominciare a controllare i nostri rubinetti perché perdite di acqua apparentemente piccole possono portare, nel corso del tempo, a sprechi smisuratamente grandi, che non possiamo certamente permetterci. Una buona idea, quindi, è controllare le tubature e riparare eventuali guasti e utilizzare i rompigetto in tutti i rubinetti di casa che aiutano a far uscire la giusta quantità d’acqua.
Doccia e igiene personale
Potrebbe sembrare cosa da poco, ma si stima che chiudere il rubinetto dell’acqua mentre ci si lava i denti fa risparmiare circa dodici litri ogni volta. Discorso analogo per quando ci si lava il viso. Sarebbe meglio, se possibile, fare la doccia anziché il bagno, e farla anche breve, è bene sapere che una doccia di cinque minuti consuma circa due terzi di acqua in meno rispetto a un bagno. Gli scarichi del water classici consumano tra i 9 e i 12 litri a ogni risciacquo; per questo è preferibile dotarsi di uno scarico a doppio pulsante, più moderno, che consente di scegliere tra due scarichi diversi, risparmiando la metà dell’acqua scaricata.
Come annaffiare le piante
E’ ovvio che le piante hanno bisogno dell’acqua per sopravvivere ma possiamo avere la giusta accortezza nell’innaffiarle. Per esempio possiamo farlo di sera, quando scendono le temperature e di conseguenza l’evaporazione è inferiore, in questo modo si risparmieranno fino a 10mila litri di acqua l’anno. Inoltre, magari, non tutti sanno che le piante possono essere innaffiate per esempio, anche con l’acqua usata per lavare la frutta o la verdura, o con l’acqua di cottura della pasta, avendo l’accortezza di non buttarla via.
Lavatrici e lavastoviglie
Avviare le nostre lavastoviglie e le lavatrice solo quando sono completamente piene, per ridurre così il più possibile il numero di lavaggi. Evitare il lavaggio a mano di piatti o indumenti: un ciclo di lavastoviglie, per esempio, consuma tra 12 e 15 litri di acqua, mentre lavare i piatti a mano ne consuma tra 60 e 70. Ma se non si possiede la lavastoviglie, è buona norma lavare i piatti riempiendo una bacinella anziché tenendo aperto il rubinetto.