I temi degli studenti italiani, perfetta cartolina del nostro Mondo

In un mondo in cui i giovani sembrano più attenti ai social che ai libri, assistiamo ad una realtà sempre più decadente

Un rapporto dell’Ocse del 2019 aveva lanciato l’allarme: gli studenti italiani erano risultati tra i meno preparati del mondo. I nostri studenti sono peggiorati rispetto a vent’anni fa in quasi tutte le discipline, molto più di quanto abbiano fatto gli studenti degli altri Paesi d’Europa. Da anni siamo uno dei paesi che spende meno in istruzione d’Europa, il 4,9% del Pil, il 7,4% della spesa pubblica complessiva, quattro punti abbondanti sotto la media Ocse.

I recenti risultati ottenuti con le prove degli esami di maturità non hanno fatto altro che confermare questa tesi. Dalle prove d’Italiano dei nostri studenti è uscito di tutto: dalla siepe di Leopardi diventata improvvisamente un cespuglio, fino a D’Annunzio, trasformato in estetista. Ma non è mancato chi ha affermato che il Mastro Don Gesualdo di Verga fosse un nobile. Il poeta siciliano, inoltre, si è visto togliere la novella La Lupa attribuita al collega Giovanni Pascoli. Un altro studente, invece, ha detto come La Capra era di Saba e non di Italo Svevo.

Dalle interrogazioni degli alunni è uscito poi di tutto: da Mussolini trasformato in un esponente del partito Comunista a  Liliana Segre, vittima della segregazione razziale perché “di colore”. La conferma di una decadenza culturale impressionante e che rischia di peggiorare sempre di più. Nel mondo di oggi, con i ragazzi più attenti a a vivere sui social, piuttosto che a informarsi e a studiare, si vivono fenomeni del genere. Piuttosto che conoscere la storia italiana e capire i motivi che hanno portato a determinati eventi, si preferisce idolatrare i modelli di Tik Tok e dei social. La tendenza cambierà o saremo spettatori di un crollo sempre più evidente della nostra cultura?

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