L’Italia rischia di diventare un paese vecchio: i dati Istat svelano un quadro preoccupante e in costante peggioramento.
L’Italia è un paese più vecchio, con poche nascite, e numeri che destano sempre maggiore preoccupazione. I dati forniti dall’Istat confermano il peggioramento e dipingono un quadro che di certo non migliora.
La popolazione italiana continua infatti a diminuire, e ad inizio 2022, rispetto ad 8 anni fa, si registra un calo di poco meno di un milione e mezzo di persone. Il saldo negativo è spiegato di certo ricercando i numeri delle nascite, in costante diminuzione, ma per via di molti fattori che insieme rischiano di alimentare una situazione già preoccupante.
Calano infatti le nuzialità, cresce l’età media della nascita del primo figlio, e di certo pandemia e crisi economica hanno avuto un peso determinante nelle scelte delle coppie, o quanto meno nella decisione di rimandare matrimoni. Sono i numeri infatti a testimoniare una crisi che non conosce fine e che in periodo di forti tensioni, prezzi in aumento e poche buone notizie, rischia di diventare ancora più pesante.
Continua inesorabile il calo delle nascite: le previsioni per il futuro sono allarmanti
Già nel 2020 si era registrato un meno 15mila nei dati relativi alle nascite in Italia. Nel 2021 il dato che emerge è ancora più pesante, con un minimo storico e un pesante meno 1,3% ancora in meno rispetto all’anno precedente. L’Italia, in sostanza, si sta trasformando in un paese ancora più vecchio, in cui fra aumenti, crisi e difficoltà di diverso tipo stanno frenando le nascite.
Anche gli indicatori demografici e le previsioni per il futuro preoccupano e non poco. Secondo le stime dell’Istat, la popolazione italiana è di circa 58 milioni e 983mila unità, ma nei prossimi anni questo numero è destinato a calare ancora notevolmente. Le stime effettuate svelano che nel 2050 l’Italia potrebbe avere anche 5 milioni di abitanti in meno, e nel 2070 il rischio è di scendere addirittura attorno ai 47 milioni di residenti.
Dati sui quali riflettere, e di certo condizionati da un periodo molto delicato. Mentre i numeri delle coppie che decidono di sposarsi sono in lieve crescita, le nascite e le prospettive future viaggiano su un binario inverso. Ciò che preoccupa è la crisi, la mancanza di un supporto statale, le difficoltà nel portare avanti i nuclei familiari e una situazione di instabilità che anche sulle nascite si riflette in maniera sempre più pesante.
