Gli italiani sono costretti a rinunce pesanti: la spesa per bollette e carburante è ritenuta “abnorme” e cambia le abitudini. Ecco come.
Addio a tanti hobby, a spese inutili, in molti casi anche alle vacanze e ai piccoli momenti di relax. Le spese obbligate non sono mai state così alte in un momento di crisi che non si registrava da decenni.
L’Ufficio studi di Confcommercio offre infatti un dato che fa profondamente riflettere. Le spese obbligate per le famiglie raggiungono sul totale dei consumi la quota record del 42,9%. Tradotto in soldoni che escono dalle tasche degli italiani, fra affitti, bollette, carburanti e spese quotidiane nei supermercati, l’incremento va ad occupare quelle cifre che le famiglie vanno a destinare per altre attività.
I riflessi non sono quindi solo su un desiderio di ritorno alla normalità che va a ad abbassare il clima di fiducia e le aspettative, ma nel concreto anche in alcune rinunce pesanti, soprattutto nella stagione estiva.
Aumentano le spese per le famiglie: impatto pesante sulle vacanze
I primi riflessi si stanno registrando sulle vacanze estive, per molte famiglie annullate o cancellate per via di una crisi che sta cambiando il modo di gestire le spese. Restano altri anche i dubbi per i prossimi mesi. Confcommercio chiarisce che “è auspicabile che, anche nell’attuazione del PNNR, attraverso la realizzazione di un programma di riforme, vengano rimosse, almeno in parte, le strozzature presenti in questi mercati, così da riportare l’inflazione dei beni e dei servizi obbligati più in linea con le dinamiche osservate per i commercializzabili, dopo il riassorbimento dello shock per i prezzi dell’energia”.
C’è un dato su tutti infatti che rende l’idea di quanto alcune spese obbligate si siano trasformate in un vero e proprio salasso. Fra energia, gas e carburante, il contributo raggiunge circa il 10% sul totale dei consumi. Una cifra mai vista prima che va a comprimere la possibilità di molte famiglie di spostare alcune somme sulle spese per le aree libere fra cui hobby e sport. Un cambio radicale nelle abitudini di molti italiani, che mai come in questa fase rischia di creare un clima di grande sfiducia.