L’accusa del politico ambientalista è grave e sotto traccia gira da un po’ anche negli ambienti del comune della capitale e non solo
Un accusa grave e pesante che non farà piacere a chi lavora nel mondo delle demolizioni. Fare un collegamento tra queste persone e quanto accaduto a Roma a Centocelle è un’affermazione seria e alquanto rischiosa, soprattutto senza elementi di prova. Un po’ come puntare il dito perché lo dicono e lo fanno tutti. Ma per il politico di Europa verde Angelo Bonelli non ci sono dubbi di nessun genere.
“C’è senza dubbio un disegno criminoso dietro gli incendi a Roma che coinvolgono sistematicamente gli autodemolitori. Negli ultimi 6 anni, almeno 10 incendi hanno coinvolto i cosiddetti sfasciacarrozze che operano in condizioni di illegalità e a ridosso di aree abitate. La Capitale subisce queste azioni delinquenziali perché in città non c’è controllo”. Così il co-portavoce nazionale di Europa Verde, Angelo Bonelli.
A Roma c’è una situazione totalmente fuori controllo
“La situazione di Roma è totalmente fuori controllo – l’accusa di Bonelli -: si passa da fenomeni illeciti diffusi, come il rovistaggio, ai roghi di rifiuti, alle filiere improprie dell’autodemolizione, all’abbandono di rifiuti di origine edilizia, al degrado ambientale che interessa i campinomadi, sede di raccolta illecita, abbandono e incendi di rifiuti. Non è accettabile per una capitale europea”.
“Si tratta di fenomeni sui quali sono in corso iniziative investigative, – conclude Angelo Bonelli, – ma che avrebbero dovuto far agire immediatamente i soggetti pubblici che hanno compiti di amministrazione attiva, di pianificazione e di controllo, in primis il Comune di Roma, non solo per quanto riguarda gli aspetti ambientali ma anche per il governo delle attività economiche e degli insediamenti antropici e per l’azione di contrasto al degrado urbano”