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Cronaca

Il ritorno a Roma dei Maneskin: due ore di potente musica rock

Published by
Mauro Simoncelli

Settantamila al Circo Massimo ballano e cantano insieme a Damiano e la band romana. Torna il grido contro la guerra: “Fuck Putin!”

Come in una favola, i Maneskin chiudono il cerchio di questi anni passati a cento all’ora sull’onda di un successo oramai planetario, tornando a suonare nella loro città e il Circo Massimo balla e canta insieme a loro.

I Maneskin hanno conquistato il Circo Massimo a Roma –

Le polemiche sul rischio contagi per l’inevitabile assembramento da concerto, la nube nera che nel pomeriggio si era sprigionata ad est della città per un grave incendio, nulla ha fermato uno spettacolo pirotecnico che ha visto la presenza anche di tanti personaggi del mondo dello spettacolo e del cinema, italiani e non, come Anjolina Jolie con la figlia Shiloh e Russel Crowe.

Un ritorno trionfale

La vittoria al Festival di Sanremo, quella all’Eurovision Song Contest, l’apertura di un concerto dei Rolling Stones, premi e riconoscimenti in tutto il mondo, la partecipazione ai festival più importanti, dal Coachella negli Stati Uniti al Rock in Rio, passando per il Lollapalooza di Parigi e Berlino, ieri sera si è chiuso il cerchio di un successo mondiale per i Maneskin. Tornati a cantare nella loro città, a poche centinaia di metri da dove avevano cominciato a far vibrare i loro strumenti come artisti di strada per le vie del centro di Roma, in una location incredibile come il Circo Massimo. In pochi anni hanno ribaltato il loro mondo e quello di milioni di fan, e ieri 70mila di loro hanno ballato e cantato per due ore tutte le canzoni del repertorio della band romana.

Rock duro e puro come nel loro stile

Zitti e buoni, la canzone che li ha lanciati nell’empireo del successo mondiale non poteva non aprire uno show incredibile, i suoni duri e puri delle loro canzoni hanno illuminato la notte romana. Non si sono davvero risparmiati Damiano, Victoria, Ethan e Thomas, perché sapevano che quella era la loro notte e il loro ritorno a casa da star mondiali. Così l’energia delle loro canzoni ha trascinato tutti in un mondo parallelo. In nome del padre e subito dopo Mammamia, per arrivare poi a Chosen, il singolo con il quale tutto è cominciato ad X-Factor. Coraline, cantata come al solito in maniera struggente da Damiano e l’ultimo singolo Supermodel. Luci, suoni, colori, le lingue di fuoco e l’entusiasmo travolgente di 4 ragazzi che non hanno risparmiato una stilla di energia che avevano in corpo per regalare emozioni. Poi le cover di Womanizer, omaggio a Britney Spears e Amandoti, portata sul palco del festival insieme al loro mentore Manuel Agnelli, fino a quella inserita nel film  Elvis, If I can dream.

Il grido contro la guerra

Lo avevano già fatto in altre occasioni e anche a casa loro non hanno voluto essere da meno, fedeli a loro stessi, sulle note di Gasoline, è risuonato di nuovo quel grido liberatorio: “Continuiamo a dirlo anche se a qualcuno dà fastidio: “Fuck Putin, fuck la guerra, fanculo i dittatori. E a chi non è d’accordo: Fuck”, ha urlato nel microfono Damiano. E poi via ancora musica, con i fan fatti salire sul palco per cantare e ballare insieme a loro una versione particolare di Lividi sui gomiti. Sudati, praticamente nudi, ma ancora pieni di energia da regalare alla gente del Circo Massimo hanno chiuso uno show pazzesco con Le parole lontaneI wanna be your slave. Due ore di rock, due ore di energia, due ore di musica per una band che ha saputo trasformare una favola in realtà e che ieri ha voluto omaggiare in questo modo la città che ha creduto in loro e dalla quale tutto è partito. Sarà un 2022 ancora segnato da un tour mondiale ancora molto lungo: il Loud Kids Tour proseguirà con oltre 60 date in tutto il mondo, ovviamente tutto già sold out!

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Mauro Simoncelli