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Manca il Co2, addio all’acqua frizzante: è allarme nei supermercati

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Mauro Simoncelli

Crisi del settore dell’acqua gassata a causa dello stop della produzione dell’anidride carbonica. Sono i nuovi effetti della crisi energetica

La siccità eanche la grave carenza di anidride carbonica potrebbe fermare del tutto il mercato dell’acqua gassata in bottiglia e sembrerebbero essere a rischio anche i grandi marchi del settore e nei supermercati cominciano a svuotarsi gli scaffali.

Manca l’anidrite carbonica difficoltà per l’approvvigionamento di bottiglie –

Non è la prima volta che il settore si trova ad affrontare una crisi simile. L’anidride carbonica per i prodotti alimentari aveva iniziato a scarseggiare già alla fine dello scorso anno, anche se in quel caso si era riusciti a risolvere in tempi brevi il problema.

Manca l’additivo per creare le bollicine

Non solo la siccità e quindi la grande richiesta di acqua da bere, ora è l’anidride carbonica a risultare introvabile per i produttori di acqua imbottigliata e bevande. A lanciare l’allarme sono le associazioni e le aziende di settore. A parlare apertamente del problema è  Alberto Bertone, presidente e amministratore delegato dell’azienda Sant’Anna, il più grosso produttore europeo di acque oligominerali, con un miliardo e mezzo di bottiglie all’anno: “L’anidride carbonica è introvabile e anche tutti i nostri competitori sono nella stessa situazione. Siamo disperati, è un altro problema gravissimo che si aggiunge ai rincari record delle materie prime e alla siccità che sta impoverendo le fonti”. Il problema vero pare sia che le aziende produttrici di anidride carbonica preferiscano infatti destinarla al comparto della sanità che in questi ultimi mesi è purtroppo un settore in grosso fermento.

I prezzi saliranno appena le bottiglie finiranno sugli scaffali

Acqua Sant’Anna ha fermato le linee dell’acqua gassata, che equivalgono a circa un terzo della produzione totale dell’azienda. I fornitori infatti hanno spiegato che non è più conveniente produrla a causa degli alti costi, e a loro volta hanno fermato gli impianti, destinando la produzione appunto al comparto della sanità. Lo stesso allarme è stato lanciato da Assobibe, l’associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche in Italia, che fa sapere che la scarsa disponibilità di questa materia prima “è un ulteriore effetto dell’aumento dei costi dell’energia e delle difficoltà di trasporto.

Perché serve il Co2 per preparare l’acqua gassata

L’acqua gassata è un’acqua minerale naturale a cui è aggiunta anidride carbonica con un processo chiamato carbonazione. Questo avviene con l’aggiunta di bicarbonato di sodio, clorito di sodio, citrato di potassio, solfato di potassio, o molto più comunemente di biossido di carbonio, cioè con l’anidride carbonica. Non è la prima volta che il settore si trova ad affrontare una crisi simile. L’anidride carbonica per i prodotti alimentari aveva iniziato a scarseggiare già alla fine dello scorso anno, anche se in quel caso si era riusciti a risolvere in tempi brevi il problema, che oggi si presenta come una “vera emergenza“, e riguarda tutte le aziende dell’Unione Europea.

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Mauro Simoncelli