“Liberare gli asintomatici, bisogna convivere col virus”: Costa cambia linea sul Covid e analizza i passaggi per la riapertura delle scuole.
Il tema è caldissimo, sopratutto in assenza di restrizioni e con i contagi che dilagano. Si sente ormai parlare di “lockdown di fatto” a causa dei tanti soggetti positivi al Covid che nei settori strategici bloccano le attività, spesso anche quelle per cui si rischia una vera e propria paralisi.
Il quadro sembra ormai chiaro ed è supportato da una vasta schiera di virologi o figure autorevoli in prima linea da anni nella lotta al Covid. L’esigenza, evidente, è di intrecciare le necessità sanitarie con quelle economiche, in un periodo di crisi che rischia di diventare oltremodo pesante.
Ecco quindi che sul tema è intervenuto anche il Sottosegretario alla Salute Andrea Costa. “Dobbiamo partire dalla consapevolezza che il contagio zero non è realizzabile – ha affermato ad AdnKronos -, e che l’unica soluzione è la convivenza con il virus”. Niente restrizioni quindi, ma interventi per cambiare le regole, soprattutto per gli asintomatici e in vista della riapertura delle scuole.
Costa: “Liberare gli asintomatici”
Un dato sembra chiarissimo. Azzerare il Covid è impossibile, e in una fase in cui gli indicatori giornalieri segnalano la crescita costante dei soggetti positivi, serve un intervento per evitare che molti italiani asintomatici restino a casa bloccando di fatto molte attività. Costa in tal senso è chiaro. “Non ci sono misure restrittive in esame – ha dichiarato -, ma un lockdown vero si rischierà se non iniziamo una seria riflessione sull’eliminazione dell’isolamento dei positivi asintomatici”.
Il tutto va in una sola direzione. Riaprire le scuole, evitare che una grossa schiera di lavoratori sia costretta a restare a casa ma chiaramente evitare che il Covid possa avere un impatto forte sulla salute pubblica. Costa chiarisce quindi i prossimi passaggi. “In questa direzione si sta procedendo al secondo richiamo per gli over 80 e al più presto, in accordo con Ema e Aifa, si sta valutando un ampliamento della platea fino ai sessantenni”.
Poi il focus sarà sulla riapertura delle scuole provando ad eliminare quelle limitazioni che hanno avuto un impatto pesante in questi anni sulla formazione degli studenti. “L’obiettivo del Governo è quello di iniziare a settembre in presenza e senza mascherine. Basta. Non possiamo continuare a compromettere la formazione dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze. Dobbiamo sostenere le Regioni, sfruttando le settimane di chiusura estiva degli istituti, nell’intervenire sui sistemi di aerazione nelle aule”.