Emergono nuovi sviluppi riguardo la terribile vicenda che ha portato alla morte del piccolo Andrea Mirabile in Egitto. Mercoledì l’autopsia che si terrà in Italia dovrebbe fornire ulteriore spiegazioni
Vanno avanti in Italia le indagini su quanto accaduto a Sharm el Sheikh, dove il piccolo Andrea ha perso la vita per via di una sospetta intossicazione alimentare. Da parte del capo della Procura della città egiziana è stata istituita una commissione al fine di condurre delle indagini all’interno del resort che ha ospitato la famiglia di Palermo.
Contemporaneamente in Sicilia è stata disposta una seconda autopsia sul corpo del bimbo di sei anni, mentre per quanto riguarda i genitori, arrivano miglioramenti per il padre Antonio (che era stato ricoverato in terapia intensiva) e la madre Rosalia (al quarto mese di gravidanza) è stata dimessa dal reparto di ginecologia. Per lei le condizioni sono stabili e il bambino che porta nel grembo non sarebbe a rischio. Lo choc per la morte improvvisa e nel giro di 24 ore del piccolo Andrea però, ovviamente, è ancora molto forte.
Mercoledì attraverso l’autopsia disposta in Italia se ne dovrebbe sapere di più, come ha spiegato all’Ansa uno degli avvocati dei Mirabile: “È un passo importante verso l’accertamento della verità e valuteremo con la famiglia le prossime mosse. È probabile che nomineremo un collegio di parte formato da un medico legale e uno specialista in malattie infettive“. Gli avvocati della famiglia hanno poi chiesto al resort di non cancellare le immagini girate dal circuito di videosorveglianza e di consegnarle con il fine di tentare di ricostruire gli spostamenti della famiglia, in particolare nei momenti dei loro pasti. L’avvocato ha poi aggiunto: “Due sere prima di stare male, i signori hanno mangiato alla carta e non al buffet. Questo spiegherebbe perché solo loro nel resort si sono sentiti male“.