Uber, inchiesta shock: lobby sui Governi. Coinvolto anche Macron

Il Guardian rivela una serie di documenti che confermano il tentativo di Uber di sconvolgere il settore taxi. Coinvolto Macron

Un’indagine rivelata dal Guardian e che mette in luce una gigantesca campagna di lobbyng portata avanti da Uber per diventare l’azienda leader nel settore dei trasporti. Oltre 124.000 documenti riservati rivelano il tentativo di sconvolgere il settore dei taxi. Anche attraverso metodi spregiudicati e infrangendo le leggi.

I documenti riservati a cui ha avuto accesso il tabloid inglese, risalgono al periodo in cui al vertice dell’azienda c’era Travis Kalanick. Tra i suoi sponsor, anche Emmanuel Macron quando era ministro dell’Economia e l’ex commissaria Ue Neelie Kroes. Kalanick (costretto a dimettersi nel 2017) incontrò anche Joe Biden quando era vicepresidente americano. Gli ‘Uber files’ rivelano anche che l’ex capo della società Travis Kalanick, che fu poi costretto a lasciare nel 2017, ordinò personalmente di usare il cosiddetto ‘kill switch’, cioè una sorta di interruttore d’emergenza per evitare che la polizia in eventuali raid potesse avere accesso ai computer. In uno degli scambi riportati dal Guardian, inoltre, Kalanick respingeva le preoccupazioni di altri dirigenti sul fatto che l’invio di conducenti Uber a una protesta in Francia li mettesse a rischio di violenza da parte di taxisti arrabbiat e diceva: “Penso che ne valga la pena”, “la violenza garantisce il successo”.

La risposta di Uber

“Non abbiamo e non creeremo scuse per comportamenti passati che chiaramente non sono in linea con i nostri valori attuali. Chiediamo invece al pubblico di giudicarci in base a ciò che abbiamo fatto negli ultimi cinque anni e cosa faremo negli anni a venire”, afferma Uber in una dichiarazione riportata dal Guardian. I file consistono in circa 83mila e-mail, nonché iMessage e messaggi WhatsApp, come pure memo, presentazioni e fatture. “Per agevolare un’inchiesta globale”, il Guardian spiega di avere condiviso i documenti con 180 giornalisti in 29 Paesi tramite il Consorzio internazionale di giornalisti investigativi (ICIJ) e con una serie di media, fra cui Bbc Panorama e Le Monde.

Macron sotto inchiesta

Sotto inchiesta l’attuale presidente francese Emmanuel Macron, che avrebbe “segretamente aiutato Uber a fare lobbying in Francia”, scrive il Guardian. Il leader francese  permise “a Uber accesso frequente e diretto a lui e al suo staff”. Dai file risulta inoltre che Uber avrebbe provato a fare lobbying sull’attuale cancelliere tedesco Olaf Scholz, ai tempi sindaco di Amburgo e che si opponeva a Uber, e sull’attuale presidente Usa Joe Biden, ai tempi vice presidente di Barack Obama.

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