Colloquio tra il Capo dello Stato e il Presidente del Consiglio al termine di una giornata al cardiopalma. Di cosa hanno parlato
Incontro al Quirinale tra Sergio Mattarella e Mario Draghi. Fonti del Colle assicurano che al centro del colloquio, durato circa un’ora, tra il Presidente della Repubblica e il presidente del Consiglio ci sia stato l’esame della situazione politica nazionale e internazionale. Secondo quanto trapela dal Colle, il Capo dello Stato ha riferito al Capo del Governo anche del suo recente viaggio in Africa. Come assicurano fonti quirinalizie, Mattarella non avrebbe commentato eventuali scenari riguardanti la questione del voto di fiducia sul decreto Aiuti. L’incontro tra Mattarella e Draghi arriva alla fine di una giornata ad alta tensione nella maggioranza, scossa dalla decisione del M5S di non votare alla Camera il provvedimento che contiene le norme che autorizzano il sindaco di Roma Gualtieri a realizzare un termovalorizzatore con i poteri da commissario per il Giubileo 2025.
Scelta, quella dei pentastellati, rivendicata dal presidente del M5S Giuseppe Conte. Nel pomeriggio, arrivando alla sede del Movimento, ha ricordato che il non voto grillino sul decreto Aiuti “era una decisione già chiara, perché c’è una questione di merito per noi importante che avevamo anticipato, c’è una questione di coerenza e linearità, quindi nulla di nuovo. Era stato anche anticipato, è tutto chiaro”. Se a recitare il ruolo di incendiario è il M5S, spetta al Pd interpretare quello del pompiere. Da ore proseguono i contatti tra i pontieri di via del Nazareno, anche in vista dell’incontro di domani tra Governo e parti sociali che dovrebbe toccare alcuni dei punti contenuti nel documento presentato nei giorni scorsi da Conte a Draghi. Per il partito di Enrico Letta, come spiegano diverse fonti, “la priorità deve essere data all’agenda sociale e non a mere questioni politiciste ma per la tenuta del Paese che si prospetta molto difficile sul piano sociale con milioni di persone provate dal caro vita e spaventate sul proprio futuro”. Ma a ‘bombardare’ la debole maggioranza è Matteo Renzi, per il quale Conte è un “clown che non fa più ridere”. Per il leader di Italia Viva è possibile andare avanti nell’esperienza di Governo anche senza il M5S.