Le sanzioni potrebbero avere un effetto boomerang e l’Italia si prepara: sarà un inverno all’insegna del risparmio energetico, ecco come.
Mentre l’agenzia Bloomberg afferma che un nuovo pacchetto di sanzioni potrebbe essere presto introdotto per tentare di frenare l’escalation russa nei territori ucraini, l’Europa si prepara all’effetto boomerang di una serie di limitazioni imposte alla Russia.
Il timore che da Mosca possano spegnere i rubinetti del gas, lasciando l’Italia e altre nazioni col cerino in mano, è effettivo, e i governi si preparano ad affrontare una carenza che in inverno di certo potrebbe creare diversi problemi. Fino a quando il gas russo non sarà sostituito, c’è da correre ai ripari. Questa in sostanza è la missione in attesa che altri paesi produttori possano andare a sostituire le forniture. Il governo si prepara quindi a nuovi tagli, ma soprattutto prova a mettere in piedi un piano che potrebbe essere composto da diversi step. Di certo non buone notizie, perché fra razionamento del gas, e una politica di austerity che riguarderà i consumi, per famiglie ed imprese potrebbero arrivare alcuni paletti da non oltrepassare.
Gas, il governo prepara il piano in vista dell’inverno: tre livelli d’allarme
L’interruzione del gas in arrivo dal Nord Stream 1 impone un piano chiaro in vista dell’inverno. Il timore è che si possa arrivare ad un taglio totale delle forniture, e il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habaeck, ha chiarito che l’Europa dovrà prepararsi al peggio. Lo stop totale alle forniture, in sostanza, rischia di diventare uno scenario più che concreto, e ciò impone un piano che i governi europei, e anche quello italiano, si apprestano a mettere rapidamente in piedi.
I livelli d’allarme sono tre, in attesa di capire se scatterà o meno una vera e propria fase d’emergenza, al momento molto probabile. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, gli interventi andranno dal razionamento del gas alle industrie energivore al maggior utilizzo delle centrali a carbone per la produzione di elettricità.
Parallelamente potrebbe partire l’introduzione di politiche di austerity sui consumi. I risparmi deriverebbero dall’illuminazione pubblica con orari ridotti per i lampioni in strada, fino al taglio di due gradi della temperatura nelle abitazioni e negli uffici. Tutte misure al vaglio fino a quando il gas russo non sarà sostituito, e fino a quando da Mosca non daranno lo stop all’utilizzo dell’energia come un’arma per trattare con l’Europa. Sarà quindi un inverno più freddo, in attesa di capire quali saranno gli scenari in un conflitto che interessa tutta l’Europa.