Ornella Vanoni si racconta ai microfoni del ‘Corriere della Sera’: “Io mi definisco una donna libera di vivere”. Le sue parole.
Lunga intervista ai microfoni del Corriere della Sera per Ornella Vanoni. La cantante ha raccontato diversi aneddoti della sua vita e soprattutto si è definita “una donna libera di vivere“.
Naturalmente lo sguardo in questa intervista è stato rivolto anche agli uomini che hanno accompagnato la sua vita. “Per loro – ha ammesso la cantante – nutrivo un’attrazione fatale. Un uomo potente, ricco, non permette alla moglie o compagna di costruirsi una propria carriera, perché vuole sempre una donna al fianco. Io mi sono innamorata di Gino Paoli quando non era ricca e mia madre mi diceva sempre: ‘Come fai ad innamorarti di un uomo così cesso?’. Effettivamente non era bello, è migliorato invecchiando“.
La storia d’amore con Giorgio Strehler
In questa intervista Ornella Vanoni ha parlato anche della storia d’amore con Giorgio Strehler: “E’ stata una relazione sicuramente che suscitò molto scandalo. Io vivevo di Giorgio, ma lui non poteva far recitare la ragazza con cui aveva una relazione. Il vero problema era la mia timidezza. Ho dovuto lottare per superarla, strisciavo lungo i muri, avevo paura persino del mio respiro“.
“La nostra relazione è durata quattro anni – ha aggiunto – l’ho lasciato io. Non potevo più seguire certi suoi vizi. Quando è finita gli ho anche scritto una lettera“.
E tra le sue storie d’amore c’è anche quella con l’impresario Lucio Ardenzi, diventato suo marito: “Lui mi ha spinto a recitare. Mi ha sempre detto che portando sul palco il mio lato infantile, sarei stata adorata dal pubblico. Quando recitai nell’Idiota di Marcel Achard venne a vedermi. Fu così entusiasta che andò a dire a Strehler che avevo fatto un’ottima performance anche se lui non ci ha mai creduto“.
Non poteva mancare un passaggio sul rapporto di Mina: “Con lei siamo state sempre amiche. Ha persino tentato di insegnarmi, anche se senza successo, a giocare a poker“.