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Cronaca

Omicron 5, tutto quello che c’è da sapere tra sintomi e incubazione

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Marco Ercole

La nuova ondata di casi estivi spinge a non abbassare la guardia. E si parla già di nuovo vaccino e di dosi booster supplementari. Ecco come riconoscere la presenza di questa nuova variante e come comportarsi in caso di contagio

Non si può ancora abbassare la guardia, le sottovarianti di Omicron 5 spingono a mantenere molte precauzioni per contenere l’ondata estiva di nuovi casi di Covid-19. In attesa di vaccini aggiornati, il ministero della Salute raccomanda la seconda dose booster a over 60 e fragili di tutte le età dopo almeno 120 giorni dal primo richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo. La comunicazione al riguardo arriva attraverso una circolare che segue il via libera dell’estensione all’Agenzia europea per il farmaco e il Centro europeo per la sorveglianza e il controllo delle malattie.

Omicron 5, previsto un nuovo vaccino (Ansa)

Come si può fare per riconoscere i principali sintomi di Omicron 5? Partendo dal presupposto che questa variante è estremamente contagiosa rispetto alle precedenti, i segnali sono comunque gli stessi (anche se meno gravi) rispetto alla delta. Si tratta dunque di febbre alta, mal di gola, rinorrea, stanchezza, dolore muscolare, perdita di olfatto e gusto, dolore alla ginocchia, mal di testa, quelli principali. Tali sintomi si possono verificare da un minimo di 2 giorni a un massimo di 5, con durata più breve per chi viene infettato in modo lieve dal virus.

Incubazione e negativizzazione

Omicron 5, consigliata una seconda dose booster (Ansa)

Per quanto riguarda l’incubazione, invece, questa va generalmente dai 2 ai 3 giorni dal momento del contatto con una persona positiva. Attenzione però, perché (seppur in casi più sporadici) sono stati riportati casi con incubazione fino a 14 giorni. Inizialmente non è detto che i tamponi siano in grado di rilevare la presenza del virus, ecco perché i medici consigliano, in caso di sintomi riconducibili al Covid, di ripeterlo sempre dopo un paio di giorni. La negativizzazione è comunque più rapida rispetto alla variante Delta e avviene solitamente tra i 5 e i 7 giorni. Chi è vaccinato o è stato già positivo in passato può essere comunque contagiato, dal momento che Omicron 5 è in grado di aggirare le difese immunitarie sviluppate nei confronti del virus.

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