Tragedia a Milano. Un avvocato si è buttato dal settimo piano del tribunale. Per lui non c’è stato niente da fare. Indagini in corso.
Una tragedia ha scosso Milano in questo 13 luglio. Come riportato da Il Giornale, un avvocato si è buttato dal settimo piano del tribunale e per lui non c’è stato niente da fare. Il personale medico, avvertito da alcuni dipendenti che si sono accorti di questa vicenda, non ha potuto fare altro che constatare la morte dell’uomo.
L’ipotesi che gli inquirenti stanno vagliando è quella di un suicidio anche perché accanto al corpo è stato trovato anche un biglietto che anticipava l’intenzione di togliersi la vita. Sui motivi di questo gesto, però, da parte degli inquirenti resta il massimo riserbo e non sono stati dati particolari dettagli.
Le uniche informazioni, riportate sempre dal quotidiano italiano, riguardano la sospensione a tempo indeterminato dall’ordine perché non in regola con i pagamenti. Una vicenda, però, avvenuta nel 2014 e che potrebbe non avere nessun collegamento con il gesto.
Il procuratore di Milano, Marcello Viola, sembra confermare la pista del suicidio: “L’ipotesi è quella di un atto volontario che esclude il coinvolgimento di terzi, ma anche la caduta accidentale“.
Come detto in precedenza, sul luogo della tragedia è stato trovato un biglietto. Dalle prime informazioni, sul foglio erano presenti le scuse alla moglie e ai figli per il dolore provocato, ma non è chiaro se erano presenti anche i motivi di questo gesto. Gli inquirenti preferiscono mantenere il massimo riserbo almeno fino a quando non si hanno delle certezze su quanto successo.
Naturalmente i punti da chiarire sono ancora diversi e gli inquirenti stanno già ascoltando parenti ed amici per provare insieme a ricostruire meglio cosa ha portato l’uomo a compiere questo gesto.
Un suicidio avvenuto in mattinata del 13 luglio al tribunale di Milano e nelle prossime ore sulla vicenda ci potrebbero essere delle importanti novità anche per chiarire i motivi della tragedia.