Con l’arrivo dell’estate arriva anche l’obbligo di sostituire gli pneumatici invernali della propria vettura con quelli estivi
Il nuovo codice stradale è molto più stringente sul tipo di gomme da montare in ogni stagione, dal 15 maggio infatti è scattato l’obbligo di sostituire gli pneumatici invernali con quelli estivi.
L’obbligo vale per tutte le auto e mezzi pesanti, ma non per motoveicoli e ciclomotori. Chi non dovesse effettuare il cambio degli pneumatici rischia oltre ad una sanzione amministrativa, anche il ritiro della patente.
Come noto a tutti, a partire dal 15 aprile 2022, gli automobilisti dovevano provvedere a sostituire le gomme invernali con quelle estive. Il periodo di tolleranza previsto dalla normativa scade il 15 maggio 2022, un tempo tecnico per permettere a conducenti di veicoli e rivenditori di organizzare razionalmente il cambio gomme. Ora bisogna essere assolutamente a norma. L’obbligo vale per tutte le auto e mezzi pesanti. Chi non dovesse effettuare il cambio degli pneumatici rischia oltre ad una sanzione amministrativa anche il possibile ritiro della carta di circolazione. La sanzione non viene applicata a coloro che sono provvisti del set di pneumatici cosiddetti 4 stagioni, contrassegnati dal simbolo M+S, il cui utilizzo è consentito per tutto l’anno dal Codice della Strada.
Avere il set di gomme in perfetta efficienza è tra i requisiti fondamentali per la sicurezza dei nostri spostamenti stradali. Ecco che se le gomme invernali sono molto sensibili alle alte temperature e rischiano di surriscaldarsi durante i periodi caldi, non garantendo così una buona stabilità sul manto stradale, montare gli pneumatici estivi è molto importante dal punto di vista delle prestazioni, assicurano migliore aderenza sull’asciutto e sul bagnato, diminuendo il rischio di aquaplaning, oltre ad un importante, in questo periodo, risparmio in materia di consumo di carburante. Però, una norma ha creato qualche perplessità sia tra gli automobilisti, sia tra gli stessi gommisti. Perché, un recente decreto concede ai gommisti la possibilità di modificare quanto previsto dalla carta di circolazione del veicolo per quanto riguarda la tipologia di gomme previste per la vettura in questione e lascia quindi spazio a troppa interpretazione.
Questa recente normativa apre, quindi, un dibattito, perché lasciare ai gommisti l’aggiornamento della carta di circolazione, evitando il controllo da parte della motorizzazione, apre il rischio di avere veicoli con ruote e pneumatici diversi da quelli prescritti ufficialmente e questo può compromettere la sicurezza del veicolo. E in caso d’incidente la compagnia assicurativa potrebbe appellarsi alla non osservanza di quanto scritto sulla carta di circolazione potendo aprire quindi un contenzioso burocratico.