Crisi di Governo, l’attacco di Giorgia Meloni: “Basta scherzi. Si deve votare”

La leader di Fratelli d’Italia: “Prima c’era il Governo gialloverde, poi giallorosso, ora che colore si inventeranno?”

“Non accettiamo scherzi, questa legislatura per Fratelli d’Italia e’ finita e daremo battaglia affinche’ si restituisca ai cittadini quello che i cittadini di tutte le altre democrazie hanno: la liberta’ di scegliere da chi farsi rappresentare”. Lo ha detto, in merito alle dimissioni di Mario Draghi da presidente del Consiglio, la leader di Fd’I, Giorgia Meloni, nel suo intervento alla Festa dei patrioti a Palombara Sabina.

La lungimiranza

Parole chiare, rivolte dal palco. “Quello che è accaduto dall’inizio della legislatura è surreale. Maggioranze messe insieme per realizzare programmi mai votati da nessuno, compresi Presidenti del Consiglio che non avevano mai avuto legittimazione popolare. Gente tenuta insieme per spartirsi qualcosa . Per rimanere saldamente ancorati alla poltrona e per paura di perdere le elezioni”.

La Meloni è durissima: “Noi abbiamo sentito parlare di responsabilità e vedrete quanto ne sentirete parlare nei prossimi giorni. Gli unici responsabili siamo noi di Fratelli d’Italia. Gli unici che hanno tenuto fede agli impegni presi. Gli unici che sapevano come sarebbe andata a finire. Sapete qual’è la cosa fantastica? Mentre venivo da Montecitorio e sentivo la gente che si interrogava sul futuro di Draghi, la domanda successiva era: vedremo ora chi si allea con chi. Prima c’era il governo gialloverde, poi giallorosso, poi arcobaleno. Ora che colore sarà?   Sapete l’unica cosa che tutti sanno? E’ che Fratelli d’Italia a questi giochetti non si è mai prestata e non ne farà mai parte. Vedrete che nelle prossime ore cercheranno di capire se c’è una nuova alchimia, una nuova maggioranza”.

“Ma noi – continua la Meloni – non accettiamo scherzi. Puoi cambiare il Governo tutte le volte che vuoi, ma fino a che non ci sarà una maggioranza scelta dai cittadini non si cambierà mai. Ogni scusa per non votare è valida. Prima c’era la pandemia, poi la guerra, poi lo spread, poi Totti e Ilary che si lasciano. Evidentemente per qualcuno, prima di andare a votare bisogna aspettare che il Pd si inventi un modo per rimanere in sella. E’ quando c’è una tempesta che hai bisogno di chiedere ai cittadini chi deve essere il capitano della nave, che deve portare fuori dalla tempesta la barca. Non il contrario”.

 

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