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Economia
Euro-dollaro raggiunta la parità: ecco perché è un problema
Published by
Mauro Simoncelli
2 anni ago
Dopo molti anni le due monete hanno lo stesso valore sul mercato monetario e questo potrà avere degli effetti sulla nostra economia
L’aumento dei prezzi delle materie prime e la crisi energetica hanno contribuito a svalutare l’euro e rafforzare il biglietto verde, che ora si equivalgono, questo potrebbe avere delle ripercussioni su molti settori della nostra economia ecco perché il governo deve correre ai ripari.
Pesano i diversi effetti della crisi energetica su Europa e Stati Uniti scaturita dallo scoppio della guerra tra Ucraina e Russia, e l’attuale momento dell’inflazione rischia di annullare anche quei pochi benefici della parità.
La seconda volta in questo secolo
Per la prima volta da novembre 2002 l’euro e il dollaro sono vicinissimi alla parità, 1,0008 di dollari per ottenere un euro per la precisione e questo livellamento è principalmente dovuto alla situazione economica europea mai così instabile, dopo che, la potenzialmente definitiva chiusura del gasdotto Nord Stream 1 che fa arrivare la maggior parte del gas russo all’Europa d’inizio settimana da parte della Russia, aveva scoraggiato i già preoccupati mercati, provocando un ulteriore crollo dello 0,32% nel tasso di cambio tra le due valute. L ’incapacità di rendersi indipendente dal gas russo abbastanza velocemente da non subire gli effetti dei tagli che Mosca ha ripetutamente attuato nel corso delle ultime settimane, sta avendo un forte impatto sulla situazione economica europea, rendendola debole nei confronti dei competitors tipo gli Stati Uniti che, fondamentalmente, non sono toccati più di tanto dalla crisi energetica occidentale.
Gli effetti immediati
Ma una moneta debole non è sempre una brutta notizia per gli affari, ci sono dei pro e dei contro, dipende poi dal momento storico che si sta vivendo. Da una parte ad esempio potrebbe diventare più facile esportare le nostre merci, dato che il prezzo percepito dai consumatori all’estero è più basso, e il il settore del turismo, dato che per i viaggiatori americani le mete europee saranno meno costose rispetto agli ultimi anni, potrebbe avere quel definitivo impulso positivo che due anni di pandemia avevano congelato. Allo stesso modo, però, diventa più costoso viaggiare o acquistare beni dagli Stati Uniti per noi che siamo da quest’altra parte dell’Atlantico. Ad esempio: un prodotto made in Usa molto popolare come l’Iphone della Apple da 800 dollar,i un anno fa ci sarebbe costato solo670 euro, oggi 130 euro in più, perché equiparato al prezzo americano.
Cosa potrebbe accadere
Esiste poi un ulteriore problema in questo momento, l’attuale inflazione che rischia tuttavia di annullare i benefici della situazione e di accentuarne gli aspetti negativi. I rincari sulle materie prime provocano infatti un aumento dei costi di produzione per le imprese che rischiano di non essere compensati dall’aumento in esportazioni dato dalla parità. Allo stesso tempo, l’inflazione rischia di aumentare ulteriormente i prezzi dei beni statunitensi per i consumatori europei.