Un’immagine che è rimbalzata sulla rete e che fa discutere: siamo nel 1987, e alle spalle di Andreotti c’è un giovane leader. Chi è?
In rete circola un’immagine di Giulio Andreotti, negli anni ottanta, con alle sue spalle un personaggio che negli ultimi mesi è diventato un’icona della nostra politica. Una foto eloquente. Che testimonia, qualora ce ne fosse bisogno, del peso politico della persona in questione. Qualcuno lo ha riconosciuto subito. Altri hanno avuto bisogno di affidarsi ai social. E voi, lo riconoscete?
“La figura di Draghi – scriveva un giornale qualche mese fa – è da sempre legata al mondo della finanza e delle banche, dalla Banca d’Italia a quella centrale europea, dalla banca d’affari Goldman Sachs ai ruoli dirigenziali al Ministero del Tesoro”. L’attuale presidente del consiglio italiano è da sempre una figura di spessore del panorama politico ed economico italiano. Un uomo forte, al centro di diversi incroci e che ha sempre fatto sentire il suo peso.
Una figura cardine, vicina ai poteri forti. In rete è circolata un’immagine che lo ritrae al fianco di Giulio Andreotti, ai tempi in cui il leader democristiano era uno dei personaggi più in vista del panorama politico italiano. L’ennesima testimonianza di come Draghi non sia (come qualcuno aveva ipotizzato) un novellino della politica italiana. Anzi. On line qualcuno aveva spacciato l’immagine come una bufala, facendo notare che la foto di Andreotti (nella quale Draghi, sorridente, si vedeva alle sue spalle) fosse stata tagliata.
In realtà l’immagine è reale e trovando l’originale si vede Giulio Andreotti stringere la mano a Carlo Azeglio Ciampi. La foto risale al 7 febbraio 1987 ai tempi del governo presieduto da Bettino Craxi e nel quale Giulio Andreotti ricopriva il ruolo di Ministro degli Esteri. Draghi si trovava in compagnia del presidente della Banca Mondiale Barber Conable, di cui era direttore esecutivo, e Carlo Azeglio Ciampi, governatore in quel tempo della Banca d’Italia.
L’attuale Premier italiano tra il 1984 e il 1990 fu direttore esecutivo della Banca Mondiale. Una figura che aveva rapporti istituzionali continui con Ministri, leader di partito e segretari. Il rapporto con Andreotti poi era davvero molto stretto. Nel 1991 Mario Draghi fu nominato direttore generale del Tesoro dall’allora premier democristiano. Una scelta che il “divo Giulio” aveva sottoscritto su consiglio dell’allora Ministro del Tesoro Guido Carli.