C’era grande attesa per l’esito dell’autopsia sul corpo del piccolo Andrea Mirabile, morto in Egitto. I risultati
Come è morto il piccolo Andrea Mirabile? Il corpo del bimbo, deceduto a Sharm El-Sheik il 4 luglio scorso durante una vacanza con la sua famiglia, è stato sottoposto all’autopsia, per cercare di chiarire cosa è realmente accaduto: erano infatti tante le ipotesi al bando degli inquirenti.
La seconda autopsia (la prima era stata fatta in Egitto) eseguita dalla professoressa Stefania Zerbo all’istituto di medicina legale del policlinico di Palermo, non ha però chiarito i dubbi: tutte le strade precedentemente battute, restano infatti ancora aperte. Dall’intossicazione alimentare a quella ambientale da contatto o inalazione. Tutto è ancora sotto esame. La verità sulla morte del piccolo Andrea si saprà solo dopo l’esito degli esami tossicologici ed istologici sui tessuti degli organi del bambino.
Le ipotesi al vaglio
La procura di Palermo, che ha aperto un fascicolo dopo l’esposto della famiglia, sentirà certamente i genitori nei prossimi giorni, ma ad oggi nessuna convocazione è arrivata al pool di legali dello studio Giambrone che assiste la famiglia in tutti gli aspetti della vicenda. Andrea è morto in Egitto, dopo essersi sentito male venerdì primo luglio. Il bimbo ha accusato fastidi intestinali, vomito e diarrea. La sera prima tutta la sua famiglia aveva mangiato in un ristorante del resort con un menù alla carta e questo, nell’ipotesi di un’intossicazione alimentare, spiegherebbe perché solo la famiglia palermitana è stata male. Anche il padre Antonio e la mamma Rosalia, hanno accusato dei sintomi, ma fortunatamente meno pesanti rispetto al figlio. Altra ipotesi al vaglio è che l’intossicazione sia avvenuta nella camera dei Mirabile, ma ad oggi non risultano altri ospiti di quella camera colpiti da malori. Gli inquirenti poi non escludono che il batterio sia arrivato dall’acqua, da una bottiglia utilizzata da tutta la famiglia.