E’ allarme inflazione in Italia. I numeri presentati dall’Istat sono da record e difficilmente si avrà una frenata nei prossimi giorni.
E’ allarme inflazione in Italia. Ad un giorno dalla crisi di governo, l’Istat ha pubblicato i dati sul rialzo dei pezzi confermato le stime preliminari sul mese di giugno. Numeri davvero preoccupati e che rischiano di non fermarsi nelle prossime settimane.
Entrando nei dettagli del report, riportato da TgCom24, l’inflazione lo scorso mese si attestata all’8%, dato che non si registrava nel nostro Paese dal 1986 quando il quel caso si era arrivati all’8,2%.
A preoccupare naturalmente è il fatto che si tratta di una crescita non assolutamente semplice da fermare. La guerra in Ucraina sta facendo proprio volare i prezzi e gli esperti ipotizzano anche un picco al 20% entro la fine dell’anno. Una situazione non facile per gli italiani.
La crescita dell’inflazione è spinta specialmente dai beni energetici, ma nel mese di giugno è stato registrato un rialzo dei prezzi anche degli alimentari sia lavorati che non. I primi sono passati da 6,6% a 8,1%. I secondi da 7,9% a 9,6%.
Numeri che hanno portato ad un aumento anche del cosiddetto carrello della spesa, che lo scorso mese ha toccato quota 8,2%. Anche questo ai record assoluti visto che una cifra simile non si registrava dal gennaio 1986 quando arrivò a 8,6%.
Una situazione non assolutamente positiva e che rischia di peggiorare ancora in futuro. La guerra in Ucraina sta portando ad un continuo rialzo dei prezzi e molti esperti ipotizzano un picco intorno al 20% entro la fine dell’anno se non ci saranno dei cambiamenti dal punto di vista geopolitico.
Non sicuramente una buona notizia per gli italiani in vista di settembre quando si troveranno molto probabilmente i prezzi alle stelle. Il Governo è al lavoro per provare a contenere al massimo questi rincari, ma la crisi decisa dal M5s rischia di ritardare un po’ le tempistiche.