Dall’addio di Di Maio allo strappo di Conte: le tappe della crisi di governo

La crisi di governo si è aperta ufficialmente il 14 luglio, ma sono diverse le tappe che hanno portato allo strappo di Conte. Le ultime.

Il 14 luglio si è aperta ufficialmente la crisi del governo, ma le difficoltà all’interno della maggioranza vanno avanti ormai da giorni e lo strappo di Giuseppe Conte sembrava ormai cosa certa.

Conte e Draghi
E’ sempre gelo tra Conte e Draghi: le ultime notizie © Ansa

Una rottura che, per il momento, non ha portato alle dimissioni del premier Draghi. Il presidente Mattarella, infatti, non ha accettato il passo indietro del primo ministro e lo ha rimandato in Parlamento per capire se c’è la possibilità di proseguire con questa maggioranza.

Il giorno segnato in rosso sul calendario è quello del 20 luglio, ma andiamo a vedere tutte le tappe he hanno portato a questa crisi di governo.

Le tappe della crisi di governo

Conte
Lo strappo di Conte è arrivato il 14 luglio, ma era nell’aria ormai da tempo visto il gelo con Draghi © Ansa

Una crisi che è partita sicuramente lo scorso 21 giugno quando Di Maio ha deciso di lasciare il M5s. Una scissione che, per molti quotidiani, potrebbe essere stata chiesta da Draghi per isolare Conte. Indiscrezioni in realtà mai confermate dal premier, ma queste hanno portato ad uno gelo tra i due leader.

Si entra così nel mese di luglio con uno scontro tra Draghi e Conte e soprattutto con il M5s che dice no al decreto Aiuti e un documento che l’ex premier ha presentato al suo successore di 9 punti per provare a ricucire lo strappo.

La risposta da parte di Palazzo Chigi non è arrivata e da qui la scelta di non votare il dl Aiuti al Senato e aprire questa vera e propria crisi di governo che Mattarella spera di risolvere con un Draghi bis.

La strada non è sicuramente in salita e per questo motivo bisognerà capire cosa succederà nei prossimi giorni. Entro mercoledì si dovrà arrivare ad una soluzione definitiva. Al momento le ipotesi sono due: nuove elezioni oppure un Draghi bis. Sembra essere complicato un nuovo esecutivo tecnico vista anche la differenza che c’è all’interno di questa maggioranza.

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