La tredicesima tappa del Tour de France rappresenta un giorno di riposo per i big. Buone chance per la fuga, attenzione ai velocisti.
Dopo una due giorni infernale, il Tour de France nella tredicesima tappa concede una frazione di riposo per i big della classifica generale. Nonostante due GPM di terza categoria e uno di seconda, sembra essere davvero complicato ipotizzare una lotta tra i migliori anche in vista delle prossime tappe.
Il percorso mosso sembra dare una nuova possibilità alla fuga, ma attenzione ai velocisti che potrebbero decidere di ritornare protagonisti dopo alcuni giorni dove hanno dovuto solamente salvare le gambe. Anche se le salite sono state complicate e potrebbero essere davvero pagate anche da loro.
Per questo motivo, l’ipotesi più probabile è quella di una fuga fino al traguardo, ma tutto può succedere e questo Tour ha sempre regalato sorprese.
Una frazione simile sembra essere davvero adatta alle caratteristiche di Wout van Aert e Michael Matthews, i due grandi favoriti di questa frazione. Naturalmente molto dipenderà dalle decisioni di andare in fuga di entrambi oppure di tenere la corsa in pugno. Non dobbiamo dimenticare che il belga è uno dei compagni della Maglia Gialla.
Per questo motivo attenzione a possibili outisder come Magnus Cort-Nielsen o il nostro Alberto Bettiol, che già in passato hanno dimostrato di stare molto bene e soprattutto di poter provare a piazzare il colpo.
Non ci aspettiamo, come abbiamo detto, particolari stravolgimenti in classifica generale. Al traguardo di Saint-Etienne Vingegaard dovrebbe conservare i 2’22” su Pogacar e i 2’26” su Thomas.
Il via della tredicesima tappa del Tour de France è previsto alle 13:05. Il collegamento è previsto alle 14:20 su Rai 2 con la telecronaca di Stefano Rizzato e Stefano Garzelli. In studio, come sempre, ci sarà Francesco Pancani. Naturalmente il tutto potrà essere seguito in diretta anche sull’app Rai Play.
Su Eurosport la frazione sarà raccontata da Luca Gregorio e Riccardo Magrini. I due saranno accompagnati dalle voci di Wladimir Belli e Moreno Moser.