Lanciata un’idea che sta già provocando discussioni. Potrebbe essere partorito un nuovo canone oltre a quello Rai
Come se non bastasse il canone Rai. Urbano Cairo, presidente del gruppo Rcs, lancia una proposta che fa già discutere. Destinare una parte del canone, o addirittura crearne uno nuovo, per poter vedere i programmi de La 7. Un’idea che ha già visto decine e decine di commenti negativi degli utenti in rete. Spaventati dall’idea di una nuova tassa da pagare.
La richiesta di Cairo è specifica. Aiutare la sua azienda, sulla falsariga di ciò che succede con la tv di Stato. “Un canone per La7? Se ne è parlato in passato, quando ci fu il rinnovo del contratto della Rai con il Ministero. E’ un tema che potrebbe essere riaperto successivamente, ma credo che anche noi avremmo diritto ad una sorta di tax credit per trasmissioni ‘unscripted’, come Di Martedì, simile a quel 40% che viene dati a tutti coloro che fanno fiction”. Lo ha detto Urbano Cairo, presidente di Cairo Communication, in occasione della presentazione dei palinsesti di La7 per la stagione 2022/23. “Io credo che per tutto quello che facciamo meriteremmo qualcosa, visto il livello di occupazione e di servizio che diamo al Paese”, ha aggiunto.
Cairo è un fiume in piena. L’idea di un canone da destinare a La 7 lo stuzzica. Al pari di possibili altri finanziamenti. “Siamo una azienda italiana con 500 dipendenti che perdeva 100 milioni e abbiamo risanato senza licenziare anzi assumendo, se non aver diritto di avere parte del canone, dovremmo avere un piccolo o medio tax credit come chi fa la fiction”. Chiusura dedicata al futuro. Da più parti si è ipotizzato un cambio al vertice dell’azienda. Cairo non smentisce l’interesse per il gruppo Rcs, ma annuncia la volontà di non prendere in considerazione eventuali proposte. “Offerte per La7 o per Rcs? C’è molto interesse per le cose che abbiamo risanato, ma da parte mia non c’è alcuna intenzione di vendere”.