Continuano le indagini sul decesso del piccolo Andrea, il bambino morto a Sharm el Sheik. Ecco gli ultimi aggiornamenti.
In attesa di avere delle informazioni maggiori sui risultati dell’autopsia, escono altre indiscrezioni sui motivi che hanno portato alla morte di Andrea, il bambino italiano che ha perso la vita a Sharm el Sheik lo scorso 2 luglio.
In un primo momento l’ipotesi più probabile sembrava essere quella di una intossicazione alimentare, ma nelle ultime ore sembra prendere sempre più piede la pista di una intossicazione da contatto o ambientale. Il sospetto è alimentato dal fatto che nessuno del resort in cui alloggiava la famiglia si è sentito male e anche dalla diagnosi del padre di Andrea, che è stato ricoverato per una infezione renale e urinaria, ma non intestinale.
Tutte ipotesi che fanno ipotizzare una intossicazione da contatto. Ma la risposta certa la si avrà solamente dopo i risultati dell’autopsia e quindi per sapere le reali cause della morte del piccolo Andrea bisognerà aspettare ancora qualche settimana.
Intanto, non si fermano le indagini della Procura di Palermo. L’ipotesi di una intossicazione da contatto o ambientale potrebbero spingere gli inquirenti ad ascoltare i genitori del piccolo Andrea, entrambi ora stanno bene e non sono in ospedale, per ricostruire meglio gli spostamenti e capire se il bambino possa essere entrato in contatto con un qualcosa da procurare questo problema.
I punti da chiarire ancora sono tanti e gli inquirenti preferiscono non escludere nessuna ipotesi almeno fino a quando non si hanno delle certezze. E le dichiarazioni dei genitori e i risultati dell’autopsia potrebbero dare delle risposte importanti sulle cause che hanno portato alla morte del bambino.
In attesa di capire i motivi del decesso, nella giornata di oggi 16 luglio il nuovo sindaco di Palermo ha proclamato lutto cittadino in coincidenza con il funerale del piccolo Andrea. In occasione dell’ultimo saluto al bambino, i palazzi comunali esporranno le bandiere a mezz’asta in omaggio di Andrea.