I metereologi hanno segnato in rosso sul calendario una determinata data. Ecco cosa accadrà nel nostro Paese
L’abbassamento improvviso delle temperature, coincise con le precipitazioni che hanno colpito gran parte dell’Italia giovedì 7 luglio, stanno purtroppo per finire. Il nostro Paese sta per essere colpito da una nuova ondata di caldo, che ha portato gli esperti a prevedere dei giorni da bollino rosso.
L’anticiclone africano non darà tregua all’Italia che vedrà aumentare le temperature in modo sempre più evidente, a causa delle masse d’aria bollente in arrivo direttamente dal cuore del deserto del Sahara. E’ soprattutto uno il giorno cerchiato in rosso dagli esperti: mercoledì 20 luglio. Giorno in cui le temperature torneranno a rialzarsi in modo significativo, con vere e proprie ondate di caldo anomalo. Molto probabilmente si arriverà a superare i quaranta gradi.
I metereologi confermano: “La particolare configurazione meteo che si andrà a creare – ha dichiarato Stefano Rossi – è come una sorta di blocco anticiclonico in grado di provocare prolungate ondate di calore, un po’ come già accaduto negli ultimi mesi: e stavolta la fiammata rischia di essere ancora più intensa”. Giorni duri per i nostri concittadini, ma anche per tutto il resto d’Europa. “La rimonta nordafricana di questi giorni sarà probabilmente una delle più intense della storia a livello europeo – osserva Andrea Garbinato, Responsabile Redazione del sito www.iLMeteo.it. – Le giornate peggiori saranno martedì 19 e mercoledì 20 Luglio con scarti rispetto ai valori medi climatici di +16°C tra Francia e Germania, e +12°C anche in Inghilterra, Olanda e Belgio. Non sono previste piogge nei prossimi 10 giorni in Europa, se non in Scandinavia e localmente tra Austria e Slovenia”.
Tornando al nostro Paese, “l’Italia potrebbe essere raggiunta da temperature circa 14 gradi più elevate rispetto al clima di luglio: un rapido calcolo ci porta a prevedere, rispetto ai 28/29°C di media in Val Padana, punte di 42/43°C a metà della prossima settimana. La mappa meteorologica più estrema mostra lo zero termico a 5.200 metri – conclude l’esperto – in questo caso non avremo temperature sottozero in nessuna zona del nostro Paese, ci attendiamo nuovamente massime record fino a 10°C anche sul Monte Bianco come avvenuto un mese fa, a metà giugno”.