La febbre del ‘Nilo occidentale’ è stato letale per una persona anziana di 83 anni che è deceduta dopo che le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni. Adesso scatta l’allarme
Purtroppo non ce l’ha fatta l’uomo di 83 anni che è morto a Piove di Sacco (in provincia di Padova) per via di una grave forma di encefalite causata dalla ‘Febbre del Nilo occidentale‘. Di questo virus era risultato positivo. Fino a questo momento le autorità sanitarie non hanno segnalato se si tratta dello stesso paziente che è stato segnalato nei giorni scorsi dall’Iss. In quel caso si tratterebbe della prima persona positiva nel paese alla West Nile che è stato scoperto proprio in Veneto.
Nel frattempo sono altri due i casi che si sono verificati ed annunciato nell’ospedale della Ulss 6. Nel nosocomio è ricoverato un altro uomo che si trova in gravissime condizioni. Era risultato positivo al virus trasmesso dalle zanzare. Un’altra persona, di 62 anni, si trova ricoverato per encefalite a Piove di Sacco. Nel suo caso si sta cercando di capire se di tratti o meno di questo tipo di virus.
Cosa sappiamo di questo virus? I serbatoi di questa malattia sono gli uccelli selvatici e le zanzare, in particolar modo quelle del Culex. Nell’essere umano la trasmissione avviene tramite la puntura,. Anche se non è detto che possa avvenire solamente in questo modo: si parla di casi di infezione dovuti a trapianti di organi, trasfusioni di sangue e trasmissione madre-feto in gravidanza.
Smentita la voce che questo virus si possa trasmettere da persona a persona: assolutamente no. Il virus non colpisce solamente l’uomo, ma altri mammiferi (come i gatti, cani e conigli). Questo virus si sta diffondendo nelle aree della Pianura padana. Per il momento non esiste un vaccino per questa malattia. Bisogna solamente cercare di prestare la massima attenzione.