Fine dei giochi per Massimo Riella. Quest’ultimo era latitante da un bel paio di mesi. A porre fine alla sua fuga ci hanno pensato direttamente i carabinieri che lo hanno arrestato
Fine della fuga da parte di Massimo Riella che, dopo quattro mesi, è stato catturato direttamente dai carabinieri. Non in Italia, bensì in Montenegro. In molti si stanno chiedendo appunto come sia potuto arrivare lì e soprattutto cosa ci facesse. Ricordiamo che lo stesso, il 12 marzo, era evaso durante un permesso premio. In quella occasione si era recato al cimitero di Brenzio per andare a trovare la tomba della madre. Solamente che, in quel momento, aveva beffato gli agenti: questi ultimi avevano ricevuto calci dal delinquente che era riuscito a scappare e far perdere le proprie tracce.
Da evidenziare che in quel momento non fosse assolutamente ammanettato. In quel momento i militari hanno perso le sue tracce visto che era riuscito a scappare nel bosco. L’uomo è stato accusato, in passato, di: furti di materiali edili, droga, rapina e tanto altro. Neanche aerei e droni sono riusciti a catturarlo, era scomparso completamente nel nulla.
Come riportato in precedenza, però, la domanda che si pongono tutti è sempre la stessa: come ha fatto ad arrivare in un altro paese? L’ipotesi più probabile è che lo stesso sia stato aiutato da altre persone che gli hanno offerto sicuramente un posto dove trascorrere più notti ed anche del cibo. Non solo: possibile che qualcuno lo abbia aiutato ad ottenere documenti falsi e che si sarebbe potuto muovere su mezzi pubblici e navi che collegano l’Italia appunto con il Montenegro.
In molti, dopo la sua fuga, avevano commentato il fatto che lo stesso amasse la montagna e che conosceva ogni tipo di strada, in modo tale da far perdere le proprie tracce. Ed alla fine ci è riuscito, anche se la sua fuga è durata quattro mesi quando a scovarlo sono stati i militari che lo hanno posto nuovamente in arresto e trasferito in carcere.