Il cantante del famoso gruppo romano in estasi “Mi sento come se fossi a Natale e credessi a Babbo Natale: poca riflessione, solo coinvolgimento”
Non sta nella pelle. E’ arrivato Paulo Dybala ma lui stenta a crederci. Non fa che ripetere “ma è vero per davvero? Ma le ha fatte le visite mediche?”, un fiume in piena. In pieno delirio di gioia. Lui è Matteo Maffucci, il cantante del famoso gruppo romano degli Zero Assoluto. Matteo a Notizie.com esprime tutta la sua gioia per l’arrivo dell’asso argentino: “Sto vivendo come potrebbe essere un ragazzino che arriva il Natale e crede ancora a Babbo Natale, ecco ho davvero quell’entusiasmo lì, poca riflessione, c’è solo coinvolgimento. Totale”
Il dibattito con Matteo Maffucci arriva sulla dieci di Francesco Totti: “Se la prendeva sarei stato contento, anche perché Totti resta Totti ed è inarrivabile da qui all’eternità, e il fatto che abbia scelto la 21, me lo fa amare ancora di più. Rispetto e amore allo stesso tempo. Mamma mia“.
“Per me può giocare pure terzino destro, ma vi rendete conto Abraham e Dybala”
Maffucci si è alzato e per poco non sviene dalla contentezza e dalla Joya sfrenata: “Mi sono alzato e la prima cosa che faccio ogni mattina, soprattutto in questo periodo ho controllato e ho scritto su Google: mercato As Roma notizie. Poi mi sono messo ad ascoltare come faccio tutte le mattine, le radio romane, una sola però, vivo anche di podcast del giorno dopo. Direi sì, sono proprio malato. E l’arrivo di Dybala è quella classica che mi cambia la vita, diciamo che se andava a Napoli l’avrei vista come una grande occasione persa”
“La verità è che sto godendo e ancora non ci credo – ammette Matteo Maffucci a Notizie.com -, quella cosa tipo mondi paralleli e multiverso, la Roma si sta avvicinando proprio a quell’idea della Marvel, quelle cose reali e non reali allo stesso tempo. Ora bisogna vedere se Zaniolo resta o meno. Però se parte arriverà qualcun altro. Ma alla fine che me frega, per me lo possono mettere anche terzino destro, c’è Abraham e Dybala. Il suo arrivo è stato a livello cinematografico, anche perché noi abbiamo vissuto storie come quella di Malcom che prende l’aereo e non arriva. Invece ho apprezzato tantissimi che Thiago Pinto e i Friedkin, ai quali va la mia più grande riconoscenza, abbia preso un aereo privato e l’abbimoa portato qui tipo scena hollywoodiana“