Russia, arrestata e poi rilasciata la giornalista “No-War”

Russia, sono state ore terribili per la giornalista Marina Ovsiannikova. La donna, diventata famosa in tutto il mondo, entrò in studio durante la diretta del telegiornale con un cartellone che manifestava tutto il suo sdegno contro la guerra in Ucraina del suo paese

Ore di terrore per la giornalista Marina Ovsyannikova
Marina Ovsyannikova, arrestata e poi rilasciata la giornalista contro la guerra (Ansa Foto)

Prima arrestata e poi rilasciata. L’immagine qui sopra ha fatto il giro del mondo in pochissimi minuti quando si è verificato il tutto. Un cartellone per dire la propria contro il conflitto. Protagonista la giornalista Marina Ovsiannikova che, nelle ultime ore, è stata arrestata dalla polizia. Motivo? Nella giornata di ieri aveva nuovamente protestato contro l’invasione e l’attacco del suo paese nei confronti dell’Ucraina.

La scorsa notte aveva cercato di tranquillizzare i suoi parenti e coloro che la seguono su Facebook con un messaggio: “Va tutto bene“. Poi ha voluto aggiungere anche un filo di ironia: “Ho capito che è meglio uscire di casa con il passaporto ed una borsa“. A confermare la notizia che è stata successivamente rilasciata è stato il suo avvocato. Ha confermato che era finita in manette perché si pensava stesse screditando le forze armate russe.

Russia, prima l’arresto e poi il rilascio della giornalista Ovsiannikova

Rilasciata la giornalista Marina Ovsyannikova
Marina Ovsyannikova (Ansa Foto)

Nel giro di poco tempo il suo gesto è diventato famoso in tutto il mondo. Tanto è vero che è diventata il simbolo di coloro che non accettano la guerra della Russia nei confronti di un altro paese. Fu invitata, come ospite, nella puntata di “Che Tempo Che Fa” verso la fine del mese di marzo dal conduttore Fabio Fazio. In quella occasione spiegò il motivo reale di quel gesto.

Tornando al suo arresto si vedono alcune immagini mentre degli agenti la invitano a salire su un minibus. L’avvocato ha confermato che l’arresto della donna potrebbe essere nato grazie alla protesta che si è verificata nella giornata di venerdì, poco distante dal Cremlino e vicino ad un tribunale di Mosca, mentre la stessa continuava a ribadire il suo no al conflitto. Protestava contro l’arresto di Ilya Yashin, in carcere per aver condannato la guerra nel paese orientale europeo.

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