Omicidio Anzio, possibile svolta nel caso che ha visto come vittima Leonardo Muratovic, il ragazzo assassinato sabato sera fuori una discoteca.
La famiglia di Leonardo Muratovic piange la sua scomparsa. Il fratello, in una intervista all’Adnkronos, chiede giustizia in merito. Ricordiamo che il ragazzo è stato ucciso a coltellate sabato sera fuori ad una discoteca. Del killer, però, nessuna traccia ancora. Nel frattempo, però, spuntano dei particolari retroscena che riguardano proprio questo omicidio. Ad Anzio, precisamente a pochi passi dal ‘Bodeguita Beach‘, c’è stata una discussione tra due gruppi che poi è terminata nel peggiore dei modi.
A quanto pare c’era della vecchia ruggine. A distanza di giorni parla colui che era il responsabile della sicurezza del locale, Alessandro Fabrizi. Proprio quest’ultimo aveva parlato con lo stesso Leonardo: gli aveva chiesto di trascorrere una serata tranquilla visto che in passato c’erano stati dei problemi. Anche se è stato tutto tranne che tranquillo visto che dalle parole si è passati ai fatti. Tanto è vero che i due gruppi sono stati cacciati dal locale. Sperava nel buon senso da parte dei ragazzi in questione, ma alla fine la discussione è finita in omicidio.
Omicidio Anzio, Leonardo Muratovic conosceva bene il killer
Una parola tira l’altra fino a quando non spunta un coltello che colpisce, appunto, a morte Leonardo. Lo stesso Fabrizi si era accorto che qualcosa non stesse andando per il verso giusto dopo aver udito delle urla che provenivano dalla strada: aveva visto il ragazzo che si toccava la pancia, che barcollava e che soprattutto perdeva molto sangue. Subito la chiamata al 118 mentre il responsabile della sicurezza cercava di tamponare la ferita con degli asciugamani.
I motivi della discussione non si sanno. Quel che è certo, però, è che i due gruppi si conoscevano e che Leonardo appunto conosceva bene chi lo ha ucciso. Non si esclude alcuna ipotesi per il momento. Possibile un regolamento di conti. Ha riferito il tutto alla polizia che continua le proprie indagini e sta dando la caccia al killer. Il giorno dopo, però, il padre di Leonardo ha accoltellato due colleghi dello stesso Fabrizi accusati di aver “consegnato” il figlio al gruppo che lo ha ucciso. I due non sono in pericolo di vita.