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Politica

Governo, l’ex M5S Giarrusso: “Conte non ha potere, ecco chi comanda”

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Francesco Gnagni

Le parole dell’europarlamentare ex grillino che attaccano e smontano l’attuale leader dei Pentastellati Giuseppe Conte. “Non è lui che comanda”. 

(Ansa)

Qualcuno direbbe che si tratta di un classico “sfogo dell’ex”, eppure le parole consegnate dall’ex Iena ed ex volto dei Cinque stelle della prima ora, quelli del Vaffa-day e dei volti presi dalla televisione che dare un’area di celebrità al movimento allora nascente, suonano come un vero e proprio attacco. Senza riserve.

Per Giarrusso, la verità nel Movimento 5 stelle è che Conte sarebbe “un capo politico inesistente e vittima di una guerra fra bande, manovrato da altri, da un cerchio magico”. Parole molto dure che però non restano in aria, ma al contrario si accompagnano a nomi e cognomi ben circostanziati. “Taverna, Crimi, Cancellieri, Fico che si sono tutti schierati con lui nella speranza di vedere derogata la regola del tetto del secondo mandato, perché molti di loro sarebbero tornati a far nulla o a far poco nella vita civile”, afferma senza mezzi termini Giarrusso.

Le parole di fuoco dell’ex Iena ed ex grillino

“Quando Cancellieri, in Sicilia dice: faccia un passo indietro sulla mia candidatura, che cazzo mi significa? La regola dice che non avrebbe mai potuto più candidarsi”. In sostanza, quella che si delinea per bocca non di avversari critici ma di ex esponenti è la figura di un vero e proprio partito di arrivisti, disposti a qualsiasi compromesso pur di non perdere lo stipendio, arrivato all’improvviso come una manna dal cielo e che ora si fa fatica a lasciare.

“La realtà è che Conte ha perso il controllo del partito da quando ha ignorato il volere degli iscritti attraverso la piattaforma”, è la tesi principale di Giarrusso, che attacca anche il suo avere “imposto emeriti sconosciuti come Gubitosi, Ricciardi, Turco e Todda”, e ricorda che nelle votazioni online al primo posto era arrivato Di Battista, al secondo lo stesso Giarruso, e solamente al terzo posto Luigi Di Maio. Mentre Conte non era pervenuto.

“Si è ignorato tutto”, lamenta Giarrusso. “Il fatto è che lì non comanda Conte”, ma “Paola Taverna, non si sa come e perché, è diventata il vero Capo politico”. In tutto ciò, “Di Battista prepara il ritorno, ma con Conte”, Ma se non si vuole andare alle elezioni è solo per paura che vinca Fratelli d’Italia, spiega, definendola come “davvero la cosa più fascista”. “Ma la realtà è che qua tutti si fanno i cazzi loro; nessuno vuole andare al voto perché, da qui a fine legislatura, i parlamentari perderebbero 100mila euro a testa. Ma te li vedi?”.

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Francesco Gnagni