Il campione olimpico dei 100 metri fa una conferenza stampa dopo la delusione mondiale: “Ho rosicato. Kerley? Presto ci sfideremo”
Una delusione che difficilmente andrà via. Veder sfumare la possibilità di scendere in pista per la semifinale dei 100 metri non è stato semplice per Marcell Jacobs. “E’ stato triste vedere nella semifinale dei 100 la mia corsia vuota, mi ha fatto rosicare tanto e però mi ha dato più energia per tornare più forte di prima“. Così ha parlato l’azzurro in una conferenza stampa organizzata a Eugene negli Stati Uniti dopo la delusione patita ai Mondiali a causa di un infortunio.
“Io non ho nulla di grave – ha spiegato l’atleta azzurro -, ma bisogna avere il tempo per fare tutto nel migliore dei modi. Forse abbiamo accelerato un po’ i tempi, ma io non ce la facevo a stare fuori. Ora bisogna avere calma, c’è un mese di tempo prima degli Europei, dove voglio arrivare al top, e ancora tante altre gare in stagione”.
Sulla possibilità di gareggiare contro Kerley, che Jacobs ha battuto per ben due volte, una nella finale più importante l’anno scorso a Tokyo, Marcell risponde al tweet dell’atleta che non vede l’ora di sfidarlo: “Ci sarà la possibilità a Zurigo nella Diamond League, quest’anno non c’è stato modo di confrontarsi per colpa mia. Cercherò di confermare quanto fatto in passato, l’ho già battuto due volte e bisogna continuare su questa scia
Invece la faccia si fa scura quando gli vengono ricordate le offese e i tanti insulti che ha ricevuto sui social in questi ultimi giorni, per Marcel una pagina oscura e triste: “Ho cancellato l’applicazione di Instagram e Facebook per non vedere nulla e seguire i commenti. Chi mi vuole veramente bene ed è vicino a me mi manda messaggi in privato ed è quello che è importante per me“. Sulla vita cambiato dopo le Olimpiadi, Jacobs riprende e chiude: “In realtà i maggiori impegni fuori dalla pista dopo le Olimpiadi li ho avuti fino a novembre-dicembre e comunque ho vinto il mondiale indoor, e dopo quello c’è stato veramente poco come apparizioni, uscite o impegni che mi hanno portato via tempo. Quello che ho fatto è stato fatto prima, subito dopo le Olimpiadi“.