L’ex attaccante argentino, che in Italia ha indossato le maglie di otto squadre diverse, è diventato proprietario di una società inglese.
Metà luglio, calciomercato in pieno svolgimento e routine vuole che sia una società ad acquistare un calciatore. Ma a volte c’è l’eccezione, quella che conferma la regola e quindi fa particolarmente rumore. In questo luglio fuori scala per temperature e per colpi di mercato, succede anche che sia un ex calciatore a comprare un club. Maxi Lopez si prende le quote di maggioranza del Birmingham City e inizia un’avventura unica, da chairman (come dicono in Inghilterra) dello storico club della seconda città del Regno Unito. L’argentino, insieme al businessman Paul Richardson, proprietario del marchio d’abbigliamento Hera Clothing, ha deciso d’investire sul Birmingham, con lo scopo di riportarlo in breve tempo in Premier League, campionato dal quale manca ormai da 12 anni.
I Blues vivono una crisi che pare perenne, nell’ultima stagione hanno chiuso al ventesimo posto in classifica, evitando la retrocessione per dieci punti, ma peggiorando il 18esimo posto dell’anno precedente. Mai in lotta per la promozione, distante anni luce dalla zona playoff, il Birmingham attraversa uno dei periodi più complicati della sua storia iniziata nel 1875. Ora inizia una nuova era, Maxi Lopez e Richardson sono già in sede, hanno vistato il St. Andrew’s, casa dei Blues da 30 mila posti e poi si sono diretti presso il centro sportivo dove la squadra sta preparando l’inizio della nuova stagione.
Il saluto al tecnico Lee Bowyer che con il Birmingham ha giocato tra il 2009 e il 2011, ma che le sue pagine migliori da giocatore le ha scritte con le maglie di Leeds e West Ham. Maxi e Richardson non hanno ancora reso note le cifre dell’affare che li ha portati alla guida dei Blues, ma si parla di un versamento di circa 44 milioni di sterline. L’obiettivo è quello di riportare il Birmingham City in Premier.