E’ stata comunque una gara eccezionale con colpi di scena ma a vincere è l’amico di Gimbo col quale condivise la medaglia olimpica
Una delusione cocente. Di quelle che fanno male, soprattutto se sei un campione olimpico e cerchi di conquistare l’unico titolo che ti manca. ovvero, quello dei Mondiali all’aperto. Per Gianmarco Tamberi, la finale del salto in alto non è andata come voleva ma non si può rimproverare nulla. La sua gara, nonostante il quarto posto, il primo dei non medagliati, è stato di altissimo livello.
Gimbo, con 2.33, resta ai piedi di un podio nobile, i cui gradini sono occupati nell’ordine dal sempre più meraviglioso qatarino e campione olimpico Mutaz Barshim (2.37), al terzo successo consecutivo, dal sudcoreano Sanghyeok Woo (2.35) e dall’ucraino Andreiy Protsenko (stesso 2.33 dell’azzurro, ma con meno errori) che, a 34 anni, regala a se stesso e al proprio Paese ferito una prima medaglia iridata.
Una gara di alto livello con tanti colpi di scena. Gimbo: “Devo ricaricarmi”
Al di là della delusione, la finale mondiale del salto in alto è stata una gara di altissimo livello con continui colpi di scena. E con Tamberi che con 2,33 ha fatto la miglior prestazione stagionale. Gimbo ha salto 2.17, 2.24 e 2.27 al primo tentativo, per poi andare con uno strepitoso 2.30 al terzo con le spalle al muro e 2.33 al secondo, propria miglior misura stagionale all’aperto migliorata di tre centimetri e avendo cullato per qualche minuto il sogno del bronzo. Ma poi Woo va a sua volta oltre 2.33 alla terza prova e resta il quarto posto.
“Pensare di riuscire a saltare fino a 2.33, prima della gara miglior misura mondiale 2022 – ammette Tamberi, – era utopia. Il quarto posto non mi fa felice, ma non ho rimpianti. Ringrazio tutti: i compagni in tribuna e chi, in Italia, ha fatto la nottata per seguirmi in tv”. Durante la finale ha coinvolto il pubblico come solo lui sa fare. Ma in questo momento altri campioni volano più in alto di lui, ma Gimbo non se la prende e va avanti: “Mutaz si conferma un campione assoluto – sostiene – il re di questa disciplina. Conoscete l’amicizia che ci lega: sono contento per lui. Anche Woo è stato bravissimo: dopo il sofferto 2.33, ha superato anche 2.35. E Protsenko, soprattutto in questo periodo, si merita tutto”.