Nuovo colpo di scena sulla morte di Massimo Bochicchio. La Procura continua ad indagare ed ora deve risolvere il mistero del dna.
Le indagini sulla morte di Massimo Bochicchio continuano, ma ora gli inquirenti si trovano davanti ad un nuovo mistero da risolvere. Come riferito da Il Messaggero, la Procura ha incaricato un genetista d eseguire una comparazione del dna, ma il campione, che doveva essere conservato nella Banca dati nazionale, non è più utilizzabile.
Una vicenda che ha portato la genetista a prelevare il dna dal fratello del broker. Ora bisognerà attendere altre settimane per sapere se c’è una compatibilità con i resti trovati sulla Salaria dopo il grave incidente.
Si tratta di un passaggio fondamentale per accertare meglio se il corpo appartiene a Massimo Bochicchio. Proseguono, intanto, gli approfondimenti per verificare le cause del decesso. Al momento sembra essere esclusa una morte per ictus o infarto mentre tutte le altre ipotesi restano aperte almeno fino a quando non si hanno certezze.
I familiari ancora in attesa per il funerale
Ritardi che portano anche ad un rinvio dell’ultimo saluto a Massimo Bochicchio. Come riferito da Il Messaggero, la famiglia è molto adirata perché ancora non riesce a fare il funerale al broker dei vip.
Per l’autorizzazione ci vorrà ancora un po’ di tempo. La Procura, infatti, deve attendere i risultati del dna e, come detto in precedenza, il problema registrato con il campione ritarda il tutto ancora di qualche settimana.
Al momento l’unico indizio sulla paternità del cadavere è il braccialetto elettronico ad una caviglia. Ma questo non può aiutare a capire dove fosse andato e chi avesse incontrato prima della tragedia sulla Salaria. Ci sono due ore di poco e gli inquirenti stano indagando per capire se si è trattata di una morte naturale oppure c’è stata una manomissione della sua moto. E su questo delle risposte importanti potrebbero arrivare anche dagli accertamenti medici che saranno effettuati nelle prossime settimane.