Le fiamme gialle fermano la truffa, il gip del tribunale di Torre Annunziata ha emesso il provvedimento per sospendere tutto
Una truffa facile facile e difficile da individuare. Ci sono voluti mesi per venirne a capo, ma dopo scrupolose indagini portate avanti dalla Guardia di Finanza è stato scoperto un giro di oltre mezzo milione di euro, soldi derivanti dal Reddito di cittadinanza e che sono stati sequestrati. Il provvedimento di sequestro preventivo per oltre mezzo milione di euro è stato emesso dal gip del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina.
Il provvedimento di sequestro è stato eseguito dai finanzieri del Comando provinciale di Napoli nei confronti di 43 persone indagate per truffa per l’indebita percezione del reddito di cittadinanza.
Le indagini che sono state portate avanti da mesi e sono state minuziose e dettagliate da parte della Guardia di Finanza hanno permesso di accertare le situazioni dei 43 soggetti che, benché detenuti, erano stati indicati come presenti all’interno di nuclei familiari percettori del reddito di cittadinanza, evitando così la riduzione dell’importo destinato alla famiglia.
Le Fiamme Gialle, dopo aver incrociati i dati delle famiglie, hanno individuato le posizioni anche attraverso uno scambio di informazioni con il carcere di Poggioreale. I 43 indagati avrebbero percepito in maniera indebita il reddito di cittadinanza per un importo complessivo di 520.846,38 euro. Una cifra importante che ha indotto i finanzieri e la magistratura a seguire il filone e verificare che le cose fossero state fatte in modo legale. Ma così non era. E non è la prima volta che si trovano falle all’interno della distribuzione del Reddito di cittadinanza. Un sistema che dà una mano a tante famiglie, ma per come è congeniato dà la possibilità a persone di poterlo scavalcare e ottenerlo senza che ci siano determinate e specifiche condizioni.