Luca Serianni è morto all’età di 74 anni. A dare la notizia della scomparsa è stata la famiglia con una breve nota. Immediato il cordoglio sui social da parte dei suoi ex alunni e non solo.
Non ce l’ha fatta Luca Serianni, il linguista investito lo scorso 18 luglio a Ostia. Arrivato in ospedale in gravi condizioni, il decesso è stato comunicato dalla famiglia nella giornata del 21 con una breve nota.
I familiari di Serianni hanno fatto sapere che il linguista si è spento alle 9:30 ringraziando “tutti coloro che in questi giorni hanno manifestato il loro affetto. I parenti e gli amici esprimono la loro personale gratitudine al personale sanitario dell’Ospedale San Camillo di Roma“.
Cordoglio anche da parte dell’assessore alla Sanità del Lazio, Alessio D’Amato. “La direzione dell’azienda ospedaliera San Camillo – ha detto, riportato da La Repubblica – mi ha appena comunicato l’esito piatto dell’elettroencefalogramma del professore Luca Sirianni. E’ una notizia che mi addolora ed esprimo il cordoglio ai familiari che ieri hanno avuto un incontro con i medici e con la direzione dell’ospedale. Purtroppo le condizioni del professore Serianni sono apparse da subito molto gravi“.
L’incidente è avvenuto nelle prime ore del 18 luglio a Ostia. Il linguista stava attraversando sulle strisce quando, per motivi ancora da accertare, è stato travolto in pieno da una macchina.
La conducente si è subito fermata a soccorrerlo, ma le sue condizioni sono sembrate da subito molto gravi tanto che i medici dell’ospedale Grassi di Ostia hanno ritenuto opportuno il trasferimento al nosocomio San Camillo di Roma dove i medici hanno accertato uno stato di coma irreversibile.
Le condizioni non sono mai migliorate e nella giornata del 21 luglio è arrivata la notizia della scomparsa di uno dei linguisti più importanti d’Italia.
Il suo decesso ha portato tutti i suoi studenti (e non solo) a ricordarlo sui social. Una morte che lascia un vuoto incolmabile nel mondo della cultura italiana e in futuro non si esclude un evento per ricordare Serianni e naturalmente il suo impegno per la lingua italiana.