Il ministro degli Esteri e leader di “Insieme per il futuro”: serve una guida seria, l’Italia ha ancora bisogno di Draghi
Ministro Luigi Di Maio, perché è caduto Mario Draghi? Chiede il Corriere della Sera al leader di Insieme per il futuro, il nuovo partito che l’ex capo dei Cinquestelle ha fondato un mese fa circa. “Qualcuno ha detto che la politica appare così difficile anche perché è così semplice. Il partito di Conte e il partito di Salvini sono in crisi nei sondaggi. E hanno anteposto l’interesse della propria forza politica a quello del Paese. L‘Italia non è andata a guadagnarci con le elezioni anticipate e con l’addio di Draghi. Ma non prevedo neppure vantaggi per loro. Pagheranno un prezzo, politicamente: questo è evidente. Ma nella loro testa era più sensato strappare. In tanti Paesi europei la stabilità è un valore al massimo livello. In Italia per troppe forze l’instabilità è una bussola. Il partito di Conte ha una grande responsabilità perché ha innescato la crisi. Con il nostro Movimento avevamo creato governi e non picconato governi“.
E lei se l’aspettava? Viene chiesto al Ministro Di Maio “Sto dicendo queste cose da qualche mese. Avevo paura che accadesse già sull’Ucraina. Insieme a tanti parlamentari ed elettori abbiamo deciso per la scissione. Perché dobbiamo restare nella Nato, in Europa e con l’Europa, in sintonia con le alleanze storiche. Quando l’ambasciatore russo ha fatto il suo endorsement per le tesi di Conte allora è stato tutto più chiaro. Ma ora bisogna andare avanti, accogliere l’appello del presidente Mattarella, completare il lavoro sul Pnrr, impostare la legge di bilancio, seguire la crisi Ucraina. Non c’è un pieno mandato per il governo, ma ci proveremo. Ascoltiamo tutti le parole di Mattarella. Altrimenti, solo per cominciare, perdiamo la rata dei fondi europei».
Deluso da Giuseppe Conte? “Deluso in generale come cittadino italiano per quello che è accaduto. Ho visto Mario Draghi ai tavoli internazionali, ho compreso quanto la sua presenza fosse fondamentale per l’Italia e anche per i partner. Si è capito pure sulla candidatura dell’Ucraina nell’Unione europea. Sono amareggiato. Basta vedere lo spread che sale, i titoli che diventano più rischiosi rispetto a Paesi che erano dietro di noi… Tanti cittadini italiani sorpresi e preoccupati. Ecco, io vorrei dare voce soprattutto a chi li votava». Lei lo chiama “il partito di Conte“… Cosa succederà ai Cinque Stelle? “Si sono isolati. Ho letto tante dichiarazioni fuori luogo. Ma l’agenda Draghi non deve cadere nella polvere. Noi la prendiamo in carico”.
Come sarà l’alleanza di centrosinistra? Con lei? Con i 5 Stelle? “Non lo possiamo decidere adesso, in questo istante… ma le forze politiche che gioiscono per la caduta di Mario Draghi e le forze che comprendono la delicatezza del momento saranno in campi diversi. Io non scommetto contro l’Italia”. Insomma: il programma è l’agenda Draghi? “Il momento storico è senza precedenti, come alla fine della Seconda guerra mondiale. Quell’agenda non è fatta solo di misure per l’emergenza, ma disegna una nuova era sociale, economica e politica. I frutti? Basta vedere l’esplosione dell’export. Chi ha fatto cadere il governo non avrà credibilità quando parlerà di imprese“. Vincerà il centrodestra con Giorgia Meloni premier? “Dovevano vincere anche 5 anni fa, poi li ho battuti. I sondaggi sono fatti per essere smentiti. Sempre. Noi lavoriamo per spiegare agli italiani cosa è successo e come si può cambiare”.